Foto scattate ieri pomeriggio alle 17.14 in piazza Fontana a Milano. Nella foto in basso potete vedere anche l'altra lapide posta da "Gli studenti e i democratici milanesi" dove il testo dice "A Giuseppe Pinelli ferroviere anarchico ucciso innocente nei locali della Questura di Milano".
Non so cosa pensare.
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Bastardi porci vigliacchi schifosi
RispondiEliminama ce la fate?
RispondiEliminaper voi una lapide vale l'altra?
ucciso e "morto tragicamente" sono la stessa cosa?
E' altamente probabile che gli autori di questo sfregio nemmeno sappiano chi era Pinelli e cosa accadde in quella Piazza o ai circoli anarchici in quel periodo storico.
RispondiEliminaAgiscono altro ed in nome di altri, ripetono i racconti forse dei padri senza che vi sia un desiderio di confronto con l'altra parte, un minimo di ricerca storica, un anelito di verità, una aderenza con l'attuale realtà.
Anche per questa recrudescenza di atti vandalici dobbiamo ringraziare il premier populista, il suo parlare per slogan violenti, la sua manifesta volontà di contrapposizione, una arroganza del potere politico che alimenta un clima di tensione e di odio tra le parti.
la targa imbrattata è stata posta nel 2006 dal sindaco Albertini, sostituendola con quella che fece togliere dopo 30 anni (ha voluto lo scambio di lapide perchè la parola "ucciso" era considerata un oltraggio alla memoria di Luigi Calabresi, il poliziotto che interrogava Pinelli);
RispondiEliminaquesta è quasi identica a quella vecchia ma cambia la firma: invece che "gli studenti e i democratici milanesi" c´è lo stemma del Comune di Milano. E poi cambia: "ucciso" con "morto tragicamente".
"So già che la spaccheranno", disse il vicesindaco Riccardo De Corato (An), ma gli anarchici milanesi risposero che a spaccare la lapide nemmeno ci pensavano, ma che sarebbero andati a piazzarle accanto una con il vecchio testo!
Comunque la si pensi ci vuole sempre rispetto.
RispondiEliminaLa cosa triste è che probabilmente chi ha imbrattato la lapide all'epoca del "caso Pinelli" non era neppure nato.
mi sa che è una delle lapidi più deturpata in Italia: quando le verità sono scomode ed oltremodo imbarazzanti, dopo oltre 40 anni
RispondiEliminaniente da fare, in un paese ormai imbarbarito questo rientra quasi nella normalità.....
RispondiEliminaBranco di imbecilli in piena azione, fratelli siamesi di chi ha reso inagibile una scuola media "tanto per fare qualcosa di diverso".
RispondiEliminaPrendendoli, farei qualcosa di "vecchio", li gonfierei di sganassoni e gli farei ripulire tutto con la lingua, non meritano altro.
chi si macchiò della maggioranza dei delitti perpetuati durante la repubblica di Salò non era che un bambino quando il fascismo prese il potere, chi commise le nefandezze durante gli anni 60,70 e 80, non era neanche nato, durante il ventennio.. chi si macchia di questi delitti, per che di questo si tratta, cancellare la memoria come nel caso Pinelli, si avvale di questo clima di odio, di non riconoscimento della controparte politica, dello spregio delle istituzioni democratiche.. giovani o vecchi, poco importa, la legittimazione politica non ha età, come d'altronde l'ignoranza elevata a sistema.
RispondiEliminaBaruffa
mah d accordo che è la targa del comune e sappiamo tutti che è una lapide non amata o cmq molto contestata ma quel rosso che scorre mi fa davvero impressione---
RispondiEliminaMi fanno veramente pena le persone che fanno gesti simili. Se non si e daccordo con una cosa, comunque la si deve rispettare sempre. Ho dato una risposta al tuo commento.
RispondiEliminaBuona vita, Viviana
le due lapidi sono una accanto all'altra e la vernice è rossa.. credo che chi ha imbrattato una e lasciato "tranquilla" l'altra sapesse perfettamente cosa stava facendo , chi fosse Pinelli e qual è la differenza tra "ucciso" e "morto tragicamente". Non so se sia giusto o meno, ma ha un significato e una valenza politica..
RispondiEliminasono d accordo. e poi onestamente siamo circondati da cattivo gusto. berlusconi 'tarocca' borsellino, un morto ammazzato e in attesa di giustizia - gli assassini sono ancora liberi - il giorno dopo, cioè domenica, scorre vernice sulla lapide di pinelli, onestamente non torna e senza dubbio ha una valenza politica. quale non so.
RispondiEliminaChe dire.. Amatamauri credo abbia già commentato esausticamente. A te grazie per le foto, e per la denuncia di un simile qualunquismo ignorante.
RispondiEliminaEffettivamente ha ragione angie, il Comune di Milano è stato il primo a imbrattare la targa che diceva la verità e cioè che Pinelli era stato ucciso e che non era "morto tragicamente" come ipocritamente si è scritto.
RispondiEliminaconfesso che in prima battuta, prima di leggere i vari commenti anche io ho pensato all'ipotesi prospettata da Angie e ripresa da Sandra, poi pensandoci bene ho immaginato che, al posto di costoro, se quella era l'intenzione, non avrei imbrattato la lapide "errata", l'avrei semplicemente asportata...lasciando unicamente l'altra. Quindi non posso che convenire con Amatamari!!
RispondiEliminaGrazie per testimonianza, serve comunque a non dimenticare!
mi sembra allucinante che la gente non riesca a capire che è la alpide del comune a deturpare la memoria di pinelli. Chi parla di rispetto ed educazione davanti ad un potere che prima amazza, poi si assolve e infine si celebra non ha proprio idea di come vadano le cose...
RispondiEliminaImpotente, provo una grande rabbia ed un'infinita tristezza per come viene modificata la realtà.
RispondiEliminaStamattina alle 8,30 circa su RAI1 questa rabbia è aumentata quando ho visto che è stato concesso al Berlusca uno spot gratuito: ben quindici minuti, se non di più, di una telefonata senza alcun contradditorio, con presentatori serissimi. Fra l'altro ha detto che il PD è il partito delle procure. Roba da regime!
Mala tempora currunt.
Quoto Tina. Penso anch'io che si tratti di un gesto vandalico da cretini. Supporre altro significa attribuire a questa gente una capacità di intendere e di volere che non ha. Tra l'altro, come altri hanno notato, è stata imbrattata la lapide "politicamente emendata" del Comune, non l'altra. In ogni caso, anche se si accetta la versione del suicidio (questo vuol dire "morto tragicamente"), ritengo che una persona portata ad uno stato di prostrazione e di disperazione tali da gettarsi dalla finestra è stata comunque uccisa, anche se non è stata scaraventata giù materialmente. Penso però che, come per i fatti del G8 di Genova, le responsabilità vadano cercate più in alto rispetto ai poliziotti, commissario Calabresi compreso, che in genere, come tutti quelli che indossano una divisa, per mestiere o per passione, cercano di eseguire "meglio che possono" gli ordini ricevuti (qualcuno, certo, lo fa magari con eccesso di zelo, diciamo, ma è innegabile che il pesce puzza sempre dalla testa). Sia come sia, fatto sta che tutti quegli attentati, quelle stragi, quelle morti inspiegabili sono rimaste ad oggi impunite. E questa, a mio parere, è una delle concause della situazione tragica che viviamo oggi.
RispondiEliminaNiente, oh, la mamma dei cretini è sempre incinta :(
RispondiEliminatutto puo' essere, ma a me sembra tanto una provocazione, un modo per far ricadere la colpa di imbecillita' sulla sinistra estrema. l' ultima delle ipotesi, per me, e' un atto fatto da cretini disinformati.
RispondiEliminanon la vedo una cosa così negativa, insomma: fa molto pensare, è scioccante, in questo momento serve a pensare e ricordare...Beppe non è morto per niente. sopratutto in questi giorni... chi vede quella lapide penserà al suo significato e per una volta mentre guarda la televisione, tranquillo a casa, forse, per un momento il suo cervello si accenderà!
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