(ode molto ma molto liberamente ispirata
al Conte di Carmagnola)
S'ode a destra un caudillo che tromba
nella lista s'aggiunge una squillo
due veline un corista una bionda
nella fronda serpeggia il velen.
Negli elenchi del vispo mandrillo
non c'è nulla che sia autenticato
carte false e il verbale aggirato
senza firme, au revoir mercì bien!
La Sua cricca prepara il terreno
c'è un tiggì che gli spiana le strade:
son le leggi le serpi che ha in seno!
ringhia forte lo slurp minzolin
C'è un Ignazio -un reperto dell'ade-
che sinistro bofonchia di guerra,
un Massone che al golpe s'appella,
Gran Maestro del laido obbedir
Il più inetto di tale servaggio,
tal Maurizio con l'occhio a pernice,
drammatizza ed esorta al linciaggio
scatenando una rissa da bar.
"È un complotto di rossa matrice"
bèla Bondi allenato a tal guisa
e ignorando la legge derisa
si diletta a insultare anche il Tar
Trama, intrigo, cospiro nefando!
fà il Celeste con bleso inveire.
Vergin cuccia del limpido Lambro,
senza firme la lista non c'è!
Dal Senato è il suo capo a ruggire
e al predello soccorre in aiuto:
se la Forma dà noia al Venduto,
l'annulliam senza come e perché
Ahi sventura! Là sul Colle non piace l'inganno
e i garbugli da stolti magliari,
e i decreti accroccati in affanno
per potere la truffa archiviar.
Alle trame dei quattro compari,
più il Prescritto, che al solito mente,
si frappone un Signore furente
che con grazia li manda a zappar.
aggiunta 8 marzo
seconda parte
Ma il Banana a decenza profàno
gli presenta un ricatto al cianuro
sibilando di un colpo di mano
vara un'ode all'illegalità.
Col carisma del baro spergiuro
e sofismi mendaci e contorti,
tra le lodi dei servi codardi,
legalizza la disonestà
Il teppista dal pube irrequieto
per salvar la sua lista incapace
fa ingoiare al paese un decreto
intessuto d'arbitrio e licenza
impetrato con dolo rapace
e ispirato al Marchese del Grillo:
in sostanza, chiarisce il mandrillo,
io sò io e voi un cazzo non siete
Per le leggi prostrate allo scherno
già ribollono sdegni frementi
ed il Colle è scagliato all'inferno
dai Saint-Just che di Pietro blandì,
-vera manna dal ciel dei potenti-
che a sconfitta consegnano i vinti,
di corone d'allor si son cinti
i più puri dei puri son qui.
Ahi! sventura! soverchia sventura!
Bertinotti ci ha dato la crisi,
per vanesia e infingarda natura,
or di Pietro ha lo stesso livor!
stesso sogno, a sinistra divisi
in soffitta la stessa bandiera,
e al caiman che era in piena bufera
d'improvviso ridona vigor.
Della destra utilizza il terreno
ed il Colle aggredisce schiumante,
nella forma allo scempio dà freno,
in sostanza è con il Cavalier.
Ma di un premier protervo e sprezzante
anche il web ne ha strapiene le balle
e la rete in rivolta fibrilla
sfuma in viola il vibrante cliccar.
al Conte di Carmagnola)
S'ode a destra un caudillo che tromba
nella lista s'aggiunge una squillo
due veline un corista una bionda
nella fronda serpeggia il velen.
Negli elenchi del vispo mandrillo
non c'è nulla che sia autenticato
carte false e il verbale aggirato
senza firme, au revoir mercì bien!
La Sua cricca prepara il terreno
c'è un tiggì che gli spiana le strade:
son le leggi le serpi che ha in seno!
ringhia forte lo slurp minzolin
C'è un Ignazio -un reperto dell'ade-
che sinistro bofonchia di guerra,
un Massone che al golpe s'appella,
Gran Maestro del laido obbedir
Il più inetto di tale servaggio,
tal Maurizio con l'occhio a pernice,
drammatizza ed esorta al linciaggio
scatenando una rissa da bar.
"È un complotto di rossa matrice"
bèla Bondi allenato a tal guisa
e ignorando la legge derisa
si diletta a insultare anche il Tar
Trama, intrigo, cospiro nefando!
fà il Celeste con bleso inveire.
Vergin cuccia del limpido Lambro,
senza firme la lista non c'è!
Dal Senato è il suo capo a ruggire
e al predello soccorre in aiuto:
se la Forma dà noia al Venduto,
l'annulliam senza come e perché
Ahi sventura! Là sul Colle non piace l'inganno
e i garbugli da stolti magliari,
e i decreti accroccati in affanno
per potere la truffa archiviar.
Alle trame dei quattro compari,
più il Prescritto, che al solito mente,
si frappone un Signore furente
che con grazia li manda a zappar.
aggiunta 8 marzo
seconda parte
Ma il Banana a decenza profàno
gli presenta un ricatto al cianuro
sibilando di un colpo di mano
vara un'ode all'illegalità.
Col carisma del baro spergiuro
e sofismi mendaci e contorti,
tra le lodi dei servi codardi,
legalizza la disonestà
Il teppista dal pube irrequieto
per salvar la sua lista incapace
fa ingoiare al paese un decreto
intessuto d'arbitrio e licenza
impetrato con dolo rapace
e ispirato al Marchese del Grillo:
in sostanza, chiarisce il mandrillo,
io sò io e voi un cazzo non siete
Per le leggi prostrate allo scherno
già ribollono sdegni frementi
ed il Colle è scagliato all'inferno
dai Saint-Just che di Pietro blandì,
-vera manna dal ciel dei potenti-
che a sconfitta consegnano i vinti,
di corone d'allor si son cinti
i più puri dei puri son qui.
Ahi! sventura! soverchia sventura!
Bertinotti ci ha dato la crisi,
per vanesia e infingarda natura,
or di Pietro ha lo stesso livor!
stesso sogno, a sinistra divisi
in soffitta la stessa bandiera,
e al caiman che era in piena bufera
d'improvviso ridona vigor.
Della destra utilizza il terreno
ed il Colle aggredisce schiumante,
nella forma allo scempio dà freno,
in sostanza è con il Cavalier.
Ma di un premier protervo e sprezzante
anche il web ne ha strapiene le balle
e la rete in rivolta fibrilla
sfuma in viola il vibrante cliccar.
Ellekappa
Roma 1955
Ellekappa è uno pseudonimo, il vero nome è Laura Pellegrini
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questa si che e' poesia.
RispondiEliminabravo
Ci stavamo incrociando di nuovo, la stavo per postare ieri sera, ma quando ho sentito il TG3 linea notte, mi sono arrivate le nocciole a terra, non doveva firmarlo, la parte finale, alla luce di quella firma, stride.
RispondiEliminaBuona domenica Alberto
@Tina
RispondiEliminaHo voluto metterla comunque, chissà una variante sul finale...
Buona domenica anche a te. E anche buon sabato. Qui a Milano cielo terso ma temperatura rigida.
Ieri sera non avevo la giusta freddezza per scrivere dell'ennesimo oltraggio. L'ho fatto stamattina e mi rendo conto che sono stata troppo tenera...
RispondiElimina"si frappone un Signore furente
RispondiEliminache con grazia li manda a zappar"
a zappar anche lui.
L'ora s'avvicina!
RispondiEliminaBaruffa
Ero freddamente rabbiosa, ci sono andata giù col machete.
RispondiEliminaAnche a Torino giornata di sole e cielo terso, ma temperatura rigida.
Ciao Alberto.
Non, ci saranno spazi per varianti nel finale, il caudillo è supportato da gente che senza di lui non avrebbe ragion d'essere e lo vota a prescindere, indi per cui BISOGNA farli partecipare alle elezioni.
RispondiEliminaAnche se il prezzo da pagare è lo stravolgimento delle regole, in che stato...
Non amo la poesia, ma ci son pregevoli eccezioni.
RispondiEliminaQui, se solo qualcuno mandasse davvero a zappare cialtroni e ciarlatani di destra-centro-sinistra, ci sarebbe pure il lieto fine!
Ormai...non c'è più nulla da dire,ma solo da agire.
RispondiEliminaUn abbraccio anche a te, grazie.
La democrazia è stata uccisa ancora una volta!
RispondiEliminastupenda!!!!!
RispondiEliminaio mi chiedo cosa si aspetta?
Questo governo ce lo porteremo avanti per decenni...
Subito ho pensato che questo ennesimo sfregio alla democrazia avrebbe risvegliato la coscienza di molti che votano PdL, adesso invece penso che il risultato ottenuto col decreto interpretativo gli procurerà ancora più voti tra coloro che pensano che la politica sia una prova di forza dove non c'è dialogo ed il coinvolgimento è solo emozionale, diranno: lui sì che è forte, potente, è riuscito ha far chinare la testa anche al Capo dello Stato! E notoriamente stare col più forte fa sentire al sicuro.
RispondiElimina@Russo
RispondiEliminaLa variante nel finale intendevo nella poesia.