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sabato 10 maggio 2008

Fiera del libro di Torino

Nonostante trovi repellente la politica dell'attuale governo israeliano - ma la mia solidarietà va a tutte le vittime di quel conflitto, israeliane e palestinesi, morti per kamikaze o per proiettile o bomba - sono stato fermamente contrario al boicottaggio della fiera del libro, e tale rimango. I miei motivi sono molti: non credo che la cultura vada boicottata, penso che in quell'ambito si possa discutere e confrontarsi anche al di là degli incontri ufficiali, e, ovviamente, riconosco il diritto degli Israeliani di festeggiare il loro stato.

In una celebrazione del genere ci trovo gli stessi problemi che a festeggiare i due secoli abbondanti dell'Italia unita o l'anniversario degli Stati Uniti, della mia amata Russia, o della Svezia, e se cominci a boicottarle tutte avrai un'agenda molto piena. Mi interessano i popoli, non le nazioni, da sempre fondate sul sangue degli sconfitti, nessuna esclusa.

Ovviamente rispetto anche il diritto dei manifestanti di manifestare, e anche di bruciare bandiere e lanciare slogan truculenti. Siamo in un paese dove un ministro dell'attuale governo si puliva il culo con il tricolore e nessuno l'ha messo in galera per questo.

da Sandro Dazieri. Ciao Sandrone, mi sarebbe piaciuto esserci e sentirti domenica ma sarò altrove.

3 commenti:

  1. Condivido in pieno quello che dice Sandro Dazieri che mi sembra un tuo amico. Ho letto qualche suo libro.

    Piccolo appunto
    "festeggiare i due secoli abbondanti dell'Italia unita"
    Due secoli abbondanti? Nel 2011 saranno 150 anni.

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  2. Concordo con il contenuto del post. Anch'io sono per i popoli e non per le nazioni.

    Quel ministro si merita un calcio nel...

    Ciao, Alberto.

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  3. Bracalini (il Gionale) fanculo!!!!!!!

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