Ieri sera alle otto davanti a casa
Povero l'ulivo nel giardino
Oggi sulla prima pagina di Repubblica sotto la foto di alcuni spalatori in piazza Duomo si può leggere questa didascalia
"A Milano un momento della drammatica giornata con la città sotto la neve"
Quando diciamo che la nostra lingua è andata a farsi benedire è anche per questo. Drammatica giornata? Forse si potrà parlare di grandi disagi per i cittadini, di trasporti in tilt, ma dove sta il dramma? E se domani, dio non voglia, di vero dramma si dovrà parlare, come lo si chiamerà? Tragedia, forse? E la tragedia con quale nuovo neologismo sarà classificata?
Oppure non di problema di linguaggio si tratta, ma di realtà. Nel senso che molte persone di fronte alla straordinarietà dell'evento (guardate un po' come mi tocca chiamare una semplice nevicata) che usciva dal tran tran quotidiano si sono trovate perse.
La vita metropolitana, sempre più distante dalla Natura e dalle sue manifestazioni, ci rende fragili e inermi.
Il leone congelato sul monumento a Vittorio Emanule II in piazza Duomo.
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Si...non abusiamo della parola dramma.
RispondiEliminaSono arrivati i soldati annunciati?
Sì, sono arrivati. Ne ho visti i giro a spalare.
RispondiEliminaLa foto dell'ulivo è bellissima!
RispondiEliminaPer quanto riguarda i giornali ormai si sa che i titoli devono essere catastrofici per principio... :-/
l'ultima foto è fantastica.
RispondiEliminaclap clap!
Ero a Milano il 6 Dicembre e devo dire che è sempre molto bella... con o senza la neve!
RispondiEliminaBelle foto e, da quel che vedo, bel "casino". Comunque concordo, termini come 'drammatica' o 'emergenza' sono utilizzati proprio ad minkiam ormai...
RispondiEliminaIn partenza per il Piemonte (se ci arrivo :)) ne approfitto per lasciarti i miei auguri di buon natale a te e alle persone care.
Per capodanno?... naaa, per capodanno ci si rilegge prima.:)
Un abbraccio
A parte l'abuso linguisitico, mi pare interessante sottolineare questo aspetto di fragilità delle società tecnologiche. Siamo davvero inermi di fronte a tutto, perchè dipendiamo per tutto. Se qualcuno volesse attentare alla nostra società, basterebbe toglierci l'energia elettrica, il gas, l'acqua, e perfino il cibo arriva lungo canali centralizzati.
RispondiEliminaLa società contadina non era così fragile: essendo molto più autarchica, era in grado di resistere alle emergenze, famiglia per famiglia. L'energia era data dalla legna, il cibo era autoprodotto, l'acqua forse quella del fiume, e quindi erano capaci di resistere anche senza interventi esterni. per non parlare delle abilità che permettevano interventi di riparazione da sè stessi.
Neve abbondante, temperature sotto lo zero, ghiaccio sulle strade... che scoop eccezionale! Alcuni esperti (scienziati pazzi, sicuramente) sostengono che la causa del bizzarro fenomeno sia una stagione chiamata inverno...
RispondiEliminaCerte formule giornalistiche sono davvero stupide, e la gente si lamenta troppo per ogni piccolo inconveniente. Altro che fragili e inermi, siamo solo dei viziati e dei gran piagnucoloni.
...ma i milanesi non sono quelli che prendono per il culo roma che quando nevica si blocca tutto???...
RispondiEliminaPS. ma tu, c'hai un giardino nel centro di milano??? capitalista!
quando nevica ci si ferma, si rinvia, si trova il modo di capire che l'inverno vuole la sua parte.. lo vivo da 32 anni ed oltre il disagio della circolazione dei treni, ero a Milano a gennaio del 1986 ricordi Alberto quanta neve? e quanto freddo.. invece si assiste ad una nevrosi da spostamento che rasenta l'isteria, ieri ho vissuto in prima persona il problema, il mio treno, quello che guidavo era in ritardo da Milano, apriti o cielo! rimango senza parole di fronte a tanta insofferenza.. ciao Roberto
RispondiEliminaQui a Paris, il dramma e una vera " Catastrophe naturelle " e la gente va in tilt come il traffico. Si sa, l'uomo ha la bocca per straparlare e le dita per scrivere cavolate (non tutti per fortuna)
RispondiEliminaBuona vita, Viviana
Drammatico? Fosse accaduto a Tripoli capirei, ma a Milano ci sta, no?
RispondiEliminaL'ultima grande nevicata l'ho vissuta nel 1986, tutta la lombardia era in in queste condizioni, a Monza i militari spaccavano con il piccone i binari lasciati dalle macchine di neve ghiacciata....qui al "paesello" da ieri sera piove e le temperature sono in netto rialzo, questa sera alle diciotto, +8°
RispondiEliminadimenticavo, scatti bellissimi!!!
RispondiEliminaA me piacciono un sacco quelle immagini e mi sarebbe piaciuto esserci
RispondiEliminaQuant'è maestoso il leone bendato dalla neve :)
RispondiEliminache meraviglia...
RispondiEliminaNevicata drammatica è troppo, forse...problematica? per chi deve partire, per chi deve spostarsi per necessità urgenti...Ma ormai è tutto urgente!
RispondiEliminaSe posso permettermi,consiglio un bel libro da leggere in questo periodo di temperature polari e neve che "scende a larghe falde", è un affresco di civiltà contadina tra il reale e il magico: "Storia di neve" di Mauro Corona.
Ciao caro Alberto.
A Natale ti racconto di cosa mi disse tuo zio, un giorno che si ragionava sulla parola "drammatico".
RispondiEliminaQui nevica tantissimo.
bella la foto del leon-glacé!
RispondiEliminae per l'impiego dei prodi militi italici nella drammatica spalatura delle armi chimiche del general Inverno: Hip-Hip-Hooray! Forza Italia!!
Milano e' anche piu' bella con la neve
RispondiEliminaBuon Natale
ciao
Michele pianetatempolibero
Dramma non è l'unica parola di cui si abusa, anche "eccezionale" non è da meno. Anche qui a Genova si è bloccato tutto ma più per il ghiaccio che per la neve. Non parliamo dei treni, Brignole era la stazione più in crisi d'Italia, ora dico sono circa dieci anni che più o meno una volta all'anno cade un po' di neve e la temperatura scende sotto lo zero ghiacciando scambi ecc., ma se sono cose che succedono tutti gli anni (o quasi) non sono più "eccezionali" e bisognerebbe attrezzarsi! o no?
RispondiEliminaero in centro domenica scorsa...un freddo bestiale...
RispondiEliminaerano anni che non venivo e penso che per un po' non ci tornero'..
ho visto l'albero che avevi descritto, un caos terribile, gente impazzita allo sbando :-) ..
mi auguro sia dovuto al fatto del natale e dei regali altrimenti è invivibile.....
diciamo che, detto da me, non fa testo..il mio paese ha 600 anime ...
comunque la neve rende affascinante anche cio' che non si ama particolarmente......
ciao..tantissimi auguri di un bellissimo Natale
Mi auguro che dopo aver "tirato" la foto, tu abbia scrollato la neve dall'ulivo...
RispondiEliminaNon sono un amante della neve, ma devo ammettere che regala spettacoli unici.
RispondiEliminaAuguri per un sereno Natale, Al.
RispondiEliminaannarita
Caro Alberto, hai la fortuna di abitare in un angolo di Milano che non sembra Milano (in positivo).
RispondiEliminaCurioso come il linguaggio dei mezzi di comunicazione da un lato enfatizzi le parole "forti", e dall'altro invece usi degli eufemismi per le cose meno allegre ma comunque quotidiane, per cui un invalido diventa "diversamente abile".
Di questo passo avremo i "diversamente alti" come Brunetta, i "diversamente simpatici" come Capezzone e Cicchitto, i "diversamente intelligenti" come Gasparri e tanti altri... e i "diversamente democratici" come Berlusconi.
Ah belle foto davvero: altro che dramma, chiamiamolo incapacità o disservizio che è meglio...
RispondiElimina:-)
Io ricordo una Milano innevata fantastica ma un freddo cane - posso dire cane, si?
:-)
Auguri di un sereno Natale!
Perché non proseguire il gioco di Botanicus?
RispondiElimina"Diversamente onesti", come Mario Chiesa o Craxi (e tanti altri, però); "diversamente educati" come Sgarbi; "diversamente coerenti" come Rutelli (e via dicendo); "diversamente trasparenti" come D'Alema; "diversamente vincitori" come Veltroni alle ultime politiche; "diversamente organizzati" come la ex Sinistra Arlecchino; "diversamente alfabetizzati" come Di Pietro; "diversamente trombanti" ...
bellissime foto...a genova niente neve ma lastre di ghiaccio
RispondiEliminaun saluto
Quando ieri mattina alle 6 e mezza stavo andando a lavorare e tutta la città era imbiancata non c'era in giro quasi nessuno e soprattutto non si sentiva neanche un rumore non mi sembrava di essere dentro una tragedia.
RispondiEliminaRicordati che da domani sera sul mio blog c'è un piccolo regalino per te.
Foto splendide!
RispondiEliminama si sa che sei tu straordinario fotografo!:-)
g
Grazie per le foto incantevoli! Auguro a te e ai tuoi cari un sereno Natale :-)
RispondiEliminaDavvero belle foto.
RispondiEliminaMi hanno riempito gli occhi :)