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mercoledì 30 settembre 2009

Borghezio impaurito dalle streghe annulla il convegno a Triora e racconta balle

Triora (foto Alberto Cane ©)
Triora (foto Alberto Cane ©)
Triora, alta valle Argentina, entroterra della Riviera dei Fiori, paese delle streghe

Il titolo è ironico ma la questione è seria.

Mercoledì scorso ho ricevuto una mail con un comunicato della "Fondazione federalista per l'Europa dei popoli". Vi si diceva che sabato prossimo a Triora si sarebbe tenuto un convegno dal titolo "La montagna e la tradizione, simboli, riti… e streghe". Questo convegno, all'hotel Colomba d'Oro, sarebbe stato aperto e concluso dall'onorevole Mario Borghezio, che di questa fondazione è il presidente, assistito dal professor Renato Del Ponte, storico del diritto religioso arcaico e seguace di Julius Evola.

Per la cronaca, e non solo, la mail non arrivava dalla fondazione ma da un privato cittadino.

Triora è un paese in valle Argentina alle spalle di Sanremo. Ho parecchi amici lassù, e ci passo sempre quando vado nelle mie terre di mezzo. La sua fortuna in questi ultimi tempi è che lo hanno fatto diventare il paese delle streghe. E si sa che la strega tira.

Il sito Sanremonews dava contemporaneamente notizia del convegno e generava una certa agitazione negli ambienti di sinistra e antifascisti. Era verosimile pensare che l'atmosfera sarebbe stata come quella che aleggia nel video in fondo, girato a Nizza, cioè da queste parti (guardare le scene e sentire le battute finali dell'ineffabile Borghezio che dà lezioni di come si infiltrano i fascisti, alla vecchia ma sempre valida maniera).

Ieri, di nuovo il privato cittadino di cui sopra, mi invia un comunicato di Borghezio che dà forfait. Tutto annullato perché così scrive l'europarlamentare da Bruxelles "intimidazioni in puro stile mafioso hanno indotto i titolari di ben due ristoranti a ritirarci la disponibilità."

Falso, nessuno ha intimidito nessuno, come si può leggere dal comunicato della direzione dell'albergo Colomba d'Oro dove si doveva svolgere l'incontro arrivato subito dopo a stretto giro di posta elettronica (tanto di cappello per la tempestività e per quello che dice). E che dimostra in maniera inequivocabile la viscida ambiguità di certi signori.

Ora Borghezio dovrebbe dire, anzi deve dire, chi gli ha fornito queste false notizie di intimidazioni.

Malgrado ciò, stamattina La Stampa titola "Minacce noglobal Triora vietata alla Lega" (QUI il pdf dell'articolo). Bravi, evviva!

C'è forse qualcuno che rimestola nel torbido?

Comunicato della direzione dell'albergo Colomba d'Oro di Triora
Inviamo queste poche righe a seguito di quanto apparso oggi su Sanremo News. Lo facciamo per esprimere la nostra testimonianza riguardo a quanto accaduto nei giorni e nelle settimane passate che ci hanno indotto a declinare la richiesta di ospitare il convegno 'La montagna e la tradizione, simboli, riti... e streghe', a cui avrebbe dovuto prendere parte l'On. Borghezio. Qualche settimana fa l'Hotel ha ricevuto prima una telefonata e quindi una mail in cui una organizzazione che si definiva 'dondazione popoli d'Europa' (letteralmente, possediamo ovviamente copia della mail, inviata tra l'altro da un soggetto privato con estensione @libero.it) ci chiedeva di poter organizzare un evento (poi denominato in seguito 'conferenza') privato, con argomento la montagna ligure, presso la nostra struttura il 4 ottobre e contestualmente se era anche possibile cenare la sera del 3, pernottare e pranzare il 4 ottobre. Siamo evidentemente un albergo di montagna, di montagna ligure, e come tale eravamo ben felici di poter ospitare un evento privato che avesse come materia il nostro territorio. Non abbiamo tuttavia avuto nel corso di questi due colloqui altra indicazione né su un'altra natura della riunione né su argomenti o finalità differenti della riunione. E qui purtroppo sta il motivo del nostro diniego, non altrove in vaghe minacce di presunte minacce no-global agitate dall'Onorevole Borghezio, come abbiamo avuto modo di apprendere oggi. Per la seconda volta senza essere stati in alcun modo avvertiti e vedendo il nostro nome (poca cosa, certo, ma per noi di un certo valore) associato a strumentalizzazioni politiche. Ma torniamo alla richiesta di ospitalità. Dopo aver risposto in maniera affermativa, abbiamo inviato come nostro solito le proposte per i menu della cena e del pranzo e le relative quotazioni, nonché
quelle delle camere richieste per il pernottamento. Era la seconda metà di settembre. Da quel momento non abbiamo più avuto risposta dal nostro interlocutore per due settimane. Fino a venerdì, data in cui ci viene comunicato da alcune persone nostre conoscenti di essere sulla prima pagina come la struttura che avrebbe ospitato il convegno 'La montagna e la tradizione, simboli, riti... e streghe', organizzato dalla Fondazione Federalista per l'Europa dei popoli che ha come presidente proprio l'On. Borghezio. Il che ha associato inevitabilmente la nostra struttura a una precisa fazione politica di cui non importa in questa sede se trova in noi condivisione di idee o meno. La domanda che è sorta spontanea evidentemente è: se si trattava di una riunione privata e se come tale ci era stata presentata, che ragione c'era di diffondere un comunicato stampa per renderla pubblica? Ci siamo sentiti quantomeno raggirati. E anche preoccupati perché temevamo, non tanto l'assalto dei no-global, quanto il dover gestire un afflusso di persone non assolutamente messo in preventivo, considerando anche che in quel weekend l'albergo avrebbe ospitato altri clienti che nulla c'entravano con suddetta manifestazione e che forse non sarebbero stati felici di finirci nel mezzo, non essendo a loro volta stati avvertiti per tempo. Poi, è vero, sono uscite le contestazioni contro la presenza dell'On. Borghezio a Triora che non ci hanno fatto piacere per nulla, nonché abbiamo ricevuto qualche telefonata in albergo che ci chiedeva se davvero avessimo aderito a questo evento. Quindi è arrivata la telefonata di una organizzatrice del convegno domenica nel pomeriggio, che ci chiedeva a che punto fossimo con i preparativi. In quel momento abbiamo espresso la nostra perplessità a ospitare questa cosa, visto il comportamento poco trasparente dell'organizzazione. Ci è stato replicato che l'evento non aveva natura né pubblica né politica (ma allora perché annunciarlo ai quattro venti? se un onorevole si reca in un ristorante con amici mica fa un comunicato stampa...) e che addirittura era stato invitato a partecipare il Sindaco di Triora proprio per testimoniare la non appartenenza politica della manifestazione. Ancora una volta purtroppo la cosa si è rivelata quantomeno imprecisa: il Sindaco non ha confermato i contatti con gli organizzatori. Questi, e non altri, i motivi del nostro diniego. Non ci è piaciuto come è stata gestita la cosa, non ci è piaciuto vedere organizzare e comunicare un evento che si svolge tra le nostre mura a nostra insaputa. E neppure, a questo punto, sentir parlare di attentati no-global e di fiamme a Triora. Il borgo ha già abbastanza storia sulle sue spalle, con molti episodi dolorosi. Non merita di essere strumentalizzato in questo modo da chi, crediamo, lo comprenda ben poco".

martedì 29 settembre 2009

Un pc a tutti i bambini delle elementari

Scuola elementare
XO, il computer di Nicholas Negroponte per le scuole dei paesi in via di sviluppo. è finito anche in due classi della primaria di Desenzano del Garda (Bs). Il merito va a un'amministrazione provinciale che è andata a Boston per stringere un accordo col papà di One Laptop Per Child. Il dirigente scolastico Giulio Spagnoli spiega «La Provincia ha acquistato, per circa 100mila euro, 700 computer portatili XO e 350 li ha donati a delle scuole etiopi».


    [...]

E bisognerebbe rimotivare gli insegnanti, farli sentire quello che davvero sono, o dovrebbero essere: il pilastro di una moderna società che si basa sulla conoscenza.

Ma a volte le parole non bastano, servono fatti: dimostrare concretamente di crederci, alla scuola. Quando abbiamo redatto l’iSchool Manifesto, mi è tornato in mente quella campagna di un mattino di dieci anni fa e il sogno di una scuola diversa. E mi sono chiesto: ma quanto costerebbe davvero dare un laptop a tutti gli studenti delle elementari?
Circa 400 milioni, credo. E quanti sono 400 milioni? Dipende.

Sono l’1 per cento delle spese militari.
Sono il 5 per cento delle auto blu.
Sono i soldi buttati per fare italia.it moltiplicati quattro.

Sono quello che volete, a patto di volerlo davvero.
Sono soprattutto la speranza, concreta, di avere domani degli italiani migliori, un paese migliore.

Dall'editoriale di Riccardo Luna - Wired di ottobre


lunedì 28 settembre 2009

Quanto è bella giovinezza che si fugge tuttavia!

Brigitte Bardot

Quant’è bella giovinezza
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia
di doman non c’è certezza.


Auguri BB per i tuoi settantacinque

[intervista]

Brigitte Bardot

domenica 27 settembre 2009

Le nuove idee della sinistra

Dario Franceschini alla sorgente del Po
26 settembre - Dario Franceschini va alle sorgenti del Po, luogo simbolo della Lega federalista e pianta una bandiera tricolore dove Bossi celebra il rito dell'ampolla. Un breve discorso sotto l'ala del mercato in piazza Vittorio a Paesana, prima di salire a Pian del Re di Crissolo, alle fonti del Po, e mettere la bandiera italiana accanto alla lapide che segna la sorgente del grande fiume, dove il Senatur raccoglie ogni anno l'acqua da versare poi nella Laguna Veneta per la festa dei Popoli Padani. «Piantato il Tricolore alle sorgenti del Po nel luogo violato per anni dall'ampolla. Basta rincorrere impauriti: la Lega va sfidata sui valori» ha detto.

Non vorrei credere ai miei occhi mentre guardo la fotografia ma purtroppo la notizia è vera. Chi ha consigliato a Franceschini di compiere un atto simile è una quinta colonna delle destre. Se così non fosse la situazione è ormai irrecuperabile.

venerdì 25 settembre 2009

Bardana (arctium lappa)

Bardana
Fiori di bardana, dimensione circa un centimetro
Bardana

Nel mio dialetto ligure la bardana viene chiamata båticristu, in genere al plurale, båticristi. Non c'entrano i fiori ma il fusto resistente e flessibile che veniva adoperato a mo' di frusta per percuotere chi impersonava Gesù Cristo nella processione del giovedì santo.

In questa stagione la pianta si può trovare ancora fiorita sopra i seicento metri, ed è proprio a quelle alture che ho scattato alcuni giorni fa le foto che vedete.


Da wikipedia
La medicina tradizionale attribuisce alla bardana (arctium lappa) una proprietà diuretica e di purificazione del sangue. In passato era consigliata anche contro artriti, ulcere, problemi allo stomaco, alopecia, psoriasi, impurità della pelle, prolasso uterino e per la cura delle ferite.

Attualmente è consigliata nel trattamento della pelle grazie all'utilizzo di decotti, estratti e impacchi che danno un certo giovamento per combattere l'acne, la foruncolosi e le pelli grasse. Fondamentalmente, la bardana ha una funzione depurativa, diuretica e stimola le funzioni epatobiliari.

Vengono utilizzate le radici di Arctium lappa raccolte nell'autunno del primo anno o nella primavera del secondo ed essiccate come anche quelle di Artiglio selvatico e di Bardana lanuta. Le radici di bardana vengono, più raramente, offerte sul commercio come Bardanae radix.

Un suffumigio di radici di bardana, occasionalmente anche di parti di pianta della parte superiore tagliata di recente o essiccati, serve per l'applicazione interna. Nelle applicazioni esterne, l'olio di radici di bardana viene applicato contro l'alopecia. Se ne sconsiglia l'applicazione in gravidanza.

Bardana

Il Velcro
Nel 1948 George de Mestral, ingegnere svizzero, dopo una camminata tra la natura si accorse che la sua giacca era cosparsa di piccoli fiori di bardana. Li osservò, prima con la lente e poi al microscopio. Scoprì che erano fatti di tanti uncini capaci di insinuarsi nella trama del tessuto e gli venne l'idea del velcro. La parola "Velcro" è un nome commerciale ed è un acronimo che deve la sua origine alle iniziali di VELours (velluto) e CROchet (gancio).

Non ditemi che non avete niente con chiusura a Velcro, e, visto che ci siamo, qualcuno può provare a "scrivere", consonanti e se crede anche vocali, il rumore dello strappo. Se avete un blog vi linko.

Titus
sst-ssstrap

Giovanna
sstrsstrrr

Filo
ssttrreech

Gturs
sscresch

Annarita
sssssrrrrrzzzzz

Skip
sssssstrash

Bardana
Bardana
Guanto astronauta con chiusura di velcro
Il guanto dell'astronauta John Young con chiusura di velcro adoperato sulla luna. Era il 20 aprile del 1972.

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giovedì 24 settembre 2009

Afa settembrina a Milano

Afa a Milano
Milano, qualche ora fa sulla 56

L'amica Zefi si lamenta perché a Roma piove. Se vuol andare in giro con la schiena nuda come la ragazza della foto non ha che da venire qui, nell'afa soffocante di Milano, ultime zampate dell'estate oltre zona Cesarini prima che si instauri definitivamente l'autunno.

Da voi?

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mercoledì 23 settembre 2009

Stoccolma, rubano un elicottero e lo usano per una rapina in stile Hollywood

Rapina a Stoccolma
Foto Janerik Henriksson

Clap, clap, clap


Stamattina a Stoccolma una banda di rapinatori alzatisi molto presto, erano le cinque (difatti chi dorme non piglia pesci) ha assaltato a bordo di un elicottero rubato la società G4S. I rapinatori si sono calati dall'apparecchio, hanno distrutto delle vetrate e sono entrati nell'edificio. Alcuni minuti dopo, secondo testimoni, si sono sentite alcune esplosioni. Infine, i ladri hanno caricato la refurtiva nel velivolo che si è poi dileguato nei cieli della città. Non è chiaro a quanto ammonti il bottino che la banda è riuscita a portarsi via. Si parla di 100 milioni di euro. Forse più. Il colpo, durato appena 20 minuti, è stato organizzato fin nei minimi dettagli. Gli elicotteri della polizia che erano a poche centinaia di metri di distanza non sono infatti potuti intervenire a causa di un allarme bomba. Intorno al deposito, inoltre, sono stati sparsi degli oggetti appuntiti che hanno ritardato l'arrivo delle vetture della polizia.


Qualcuno si ricorda del colpo da maestri in via Montenapoleone?

Ma voi se foste sicuri di farla franca... Sì, dico, avreste problemi morali?

Rapina a Stoccolma
Foto Scanpix/Gunnar Lundmark

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Applausi ai funerali

Il simbolo plastico del cambiamento rimane l'uso dell'applauso. Fu inventato per sottolineare un'approvazione, mentre oggi si direbbe che la sua funzione principale consista nel coprire i baratri aperti dal silenzio, questa brutta bestia che ci induce a pensare, quindi fa paura e va rimossa come la morte. Le persone che fuori della basilica applaudivano le bare erano convinte in buonafede di esprimere solidarietà. In realtà stavano scacciando il dolore che passava dinnanzi ai loro occhi, temendone il contagio. Ci avete fatto caso che i familiari delle vittime, gli unici a soffrire davvero, non applaudono mai?

Massimo Gramellini
ieri su La Stampa


Non so voi, io a un funerale non ho mai applaudito e non ho mai capito cosa ci sia da applaudire.

martedì 22 settembre 2009

Attenzione a chi linkate

YouAndUs


Il 3 settembre, un provvedimento congiunto della Gdf-Polizia Nucleo Polizia Tributaria di Venezia e della procura della Repubblica di Ancona, ha disposto il sequestro del sito http://www.youandus.it. La motivazione fa riferimento a una legge del 1941, sulla violazione del diritto d’autore.

Qui parliamo di un provvedimento contro la semplice azione del link ad una risorsa web. Infatti, YouAndUs proponeva lo streaming di filmati in qualità degradata, rigorosamente già trasmessi in TV e hostati da altri siti web (Megavideo, Veoh, ecc.).

Quello che faceva YouAndUs lo facciamo un po' tutti quando pubblichiamo link a canzoni, spezzoni di film, discorsi politici, e tutto il resto. Lo fa anche lo stesso Google con il suo motore di ricerca...

Con una legge del 1941 (quando Internet era ancora nel mondo della luna), dunque, non hanno punito chi ha pubblicato del materiale protetto dal diritto d'autore, ma chi ha linkato quel materiale. Vi invito a riflettere su questo e a mostrare il vostro appoggio, perché qui c'è in gioco la libertà di espressione su Internet.

Per ulteriori informazioni vi segnalo il blog di YouAndUs e la loro pagina su Facebook.

via WebLogin


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sabato 19 settembre 2009

Transumanza

Transumanza
Transumanza
Transumanza

Seicento bambini ieri sotto la pioggia ad aspettare i greggi della transumanza. Anche le chiesette hanno aperto loro come rifugio temporaneo dall'acqua.

Mendatica, Liguria interna, dove il mare invisibile è solo un riflesso di luce lontano, alle spalle invece le montagne che spartiscono le terre di Liguria e Piemonte e le acque dei mari Ligure e Adriatico.

Zone di cucina bianca, senza pomodori e olio, solo grano, segale, verdure resistenti al freddo e prodotti della pastorizia.

Attorno al paese si possono ancora osservare, e ben conservate, le antiche malghe, testimonianza di un'economia praticata per secoli e di una vita dura ed essenziale immersa nei cicli elementari della Natura.

Transumanza per raggiungere l'erba, ora sulle montagne, ora, almeno qui, nei terreni vicino al mare. L'estate e l'inverno scanditi dal nomadismo dei pastori erranti e dei loro animali.

Nomadismo. Non siamo anche noi di questi tempi diventati un po' nomadi? O per amore o per forza.

Ringrazio l'Amministrazione comunale per la gentilezza con cui ha accolto me e i miei accompagnatori, per l'ottimo pranzo offertoci, per la guida alla chiesa di Santa Margherita di cui ho fotografato alcuni affreschi. Ci rivedremo senz'altro fra queste contrade.

Transumanza
Transumanza

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giovedì 17 settembre 2009

Ritratto

Foto eliminata
Paolo Golinelli mentre mi abbozza il ritratto

Stamattina, dopo aver piantato un cespuglio di mirto che mio cugino mi aveva portato dalla Sardegna e aver fatto un ritratto fotografico a Marino Cassini, un noto scrittore di libri per l'infanzia, ero al bar Sergio a prendere il solito aperitivo, un Ricard.

Scende, lì davanti al dehors, Paolo Golinelli, che è un mio amico pittore fra i tanti che conosco, e «Ti faccio un abbozzo di ritratto», ma poi non trova il ferro del mestiere che sarebbe una penna col pennino, e così gli porgo un tratto pen. «Paolo ma gli occhi, i miei occhi?» «Te li finirò a casa con la penna». Voglio vedere.

Domani mattina si parte per Mendatica a fotografare la transumanza delle capre. Speriamo che il tempo sia clemente in mezzo a quelle montagne.

mio ritratto
L'abbozzo

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mercoledì 16 settembre 2009

Eric Orrao

Eric Orrao

E dire che eri un così bel bambino quando venivi al paesello con tuo papà Jojò Orrao. E adesso che sei diventato un campione internazionale di bodybuilding non so più cosa pensare. Crescendo si cambia, è naturale, ma così non me lo sarei mai aspettato.

Poco fa ero al bar Piombo, dove si snoda la storia di Islabonita, assieme al mio amico d'infanzia Ivano Orrao. E un po' per gioco abbiamo compilato un elenco, senz'altro incompleto, di questa vostra grande famiglia degli Orrao.

Marco Orrao, Brigitte Orrao, Tamara Orrao, Samantha Orrao, Lionello Orrao, Cristina Orrao, Patrizio Orrao, Isotta Orrao, Edoardo Orrao, Giulio Orrao, Massimo Orrao, Igor Orrao, Manuela Orrao, Giuliano Orrao, Adriano Orrao, Sergio Orrao, Silvana Orrao, Marta Orrao, Berta Orrao, Felicina Orrao, Romano Orrao, Imperia Orrao, Anita Orrao, Rosa Orrao, Dora Orrao, Minella Orrao.

E tu Simona Orrao che abiti a Bajardo sei di qualche altro ramo?

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lunedì 14 settembre 2009

Il primo giorno di scuola

Il primo giorno di scuola

Ciao a tutti, siamo Laura, Andrea, Alessia, Asia, Virginia, Filippo e David. Per noi oggi è il primo giorno di scuola. Non il primo di quest'anno, il primo di sempre. Ci vedete nello foto assieme alla maestra Ines e quell'altra maestra di cui non ricordiamo più il nome ma poi qualcuno lo dirà in un commento.

Siamo contenti, tutti, anche perché a dir la verità ormai a casa ci annoiavamo, e non sapevamo più cosa fare durante il giorno.

Quando Alberto ieri sera lo ha saputo , e cioè che noi stamattina grembiuli colletti e zaini, è voluto venire pure lui.

E anche se non l'ha dato a vedere, siamo sicuri che un po' si è commosso a vedere quella stessa aula dove molti anni prima era stato scolaro con la maestra Devotina, la mitica maestra Devotina.

Chissà voi il primo giorno di scuola, qualcuno se lo ricorda? E se non se lo ricorda qualche ricordo pur avrà di quei cinque anni. Tristi, allegri?

Il primo giorno di scuola

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venerdì 11 settembre 2009

La Lega toglie la targa a Peppino Impastato

Peppino Impastato
Peppino Impastato

Ci sono molti modi per sfasciare l'Italia. Uno di questi è far finta che la mafia sia una questione siciliana e che quindi se la sbrighino fra di loro. E se per caso qualcuno ci ha rimesso la vita per combatterla sarà anche un eroe, ma un eroe di quell'isola, solo di quell'isola, e non della nazione tutta.

Un anno e mezzo fa la biblioteca civica del comune di Ponteranica in provincia di Bergamo era stata dedicata a Peppin0 Impastato, il giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978. Adesso il nuovo sindaco leghista Cristiano Aldegani ha deciso che no, non si può. Così ha ordinato di togliere la targa che il suo predecessore aveva fatto apporre motivando la sconcertante iniziativa col desiderio di onorare al posto suo personalità locali. L'ottusità mischiata alla demagogia genera in questo caso grettezza ultrapaesana dagli orizzonti assenti.

Nessuno mi toglie dalla testa che per il centocinquantenario dell'Unità d'Italia ne andremo a vedere delle belle. Vi ricordate l'ironia che facevo sul grande monumento a Garibaldi in piazza Cairoli a Milano? A proposito qualcuno sa dove è andata a finire la statua che un mese fa sono passato e non c'era più. Forse in restauro? O che altro? Rimane comunque la mia foto.

Aggiornamento
Anche i sacerdoti si schierano a favore di Peppino Impastato e contro il sindaco di Ponteranica che ha tolto la targa che dedicava la biblioteca comunale al giovane ucciso dalla mafia. E non sono sacerdoti qualunque: sono i Sacramentini, la congregazione della quale faceva parte don Giancarlo Baggi, il prete al quale dovrebbe ora essere intitolata la biblioteca. Un omaggio che loro stessi non vogliono [continua]

Aggiornamento 26 settembre
Ponteranica invasa da migliaia di manifestanti per protestare contro la rimozione della targa a Peppino Impastato.

giovedì 10 settembre 2009

Ragazze nude

Stavo leggendo i commenti a un post della sempre pirotecnica Lameduck, quando mi ha incuriosito il nome di un commentatore. Il link non portava a un blog ma a una pagina web col contenuto che vedete.

Adoperate il mouse, avanti e indietro e anche cliccate. Non so se sia una creazione recente, non so chi abbia prodotto questo filmato flash. Mi è parso interessante.

Ah, io non ho contato le ragazze nude. Se qualcuno vuol farlo.



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martedì 8 settembre 2009

Artisti di strada

Artisti di strada

La foto sopra l'ho scattata in stazione Centrale a Milano, quella sotto in piazza Mercanti sempre a Milano.

Queste due coppie di artisti di strada hanno qualcosa, non di poco conto, che li divide.

Se qualcuno dovesse indovinare subito non lo dico, perché un bel gioco dura poco ma non pochissimo.

Artisti di strada

SOLUZIONE, giovedì 10
Artisti di strada

La prima risposta esatta l'ha data Giulio: i primi sono pagati (a contratto intendo), i secondi no. E dello stesso tenore sono state le risposte di Massimo, Ladytux, Tommy e Daniele. Comunque tutte le altre risposte avevano un fondo di verità. Vi ringrazio per esservi sforzati.

Artisti di strada

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lunedì 7 settembre 2009

Piano diabolico

Camillo Ruini, Tarcisio Bertone, Angelo Bagnasco
I cardinali Camillo Ruini (presidente della Conferenza Episcopale Italiana, CEI, dal 1991 al 2007), Tarcisio Bertone (segretario di Stato Vaticano e Camerlengo), e Angelo Bagnasco (attuale presidente della CEI e generale di corpo d'armata dell'Esercito Italiano).

E se la polpetta avvelenata sotto forma di velina inviata a Vittorio Feltri fosse stata veramente confezionata dai servizi segreti d'oltretevere che in quanto a segretezza non sono secondi a nessuno nel mondo?

Berlusconi e Feltri caduti quindi nel tranello teso loro da una congrega di menti raffinatissime eredi dell'esperienza di duemila anni di complotti e intrighi, non sempre incruenti.

Nella foto vedete al centro il cardinale Tarcisio Bertone. E' il primo ministro del Vaticano, quello che si occupa di politica, internazionale e nazionale. Quello che ha detto no a Berlusconi che voleva sedersi alla sua mensa nel giorno della Perdonanza. Peggio di uno schiaffo.

E ha potuto dirgli no perché il nostro premier e il suo lacché erano caduti come allocchi nel trabocchetto che gli sgherri segreti di sua eminenza gli avevano teso. Credeva il Cavaliere di far fuori Boffo che si era permesso di criticarlo e in realtà, come un gonzo, aveva fatto fuori se stesso. Il tempo del suo governo va avanti da adesso in poi per forza di inerzia.

Bertone quindi sta già spianando il terreno per il dopo e sta impalcando il Grande centro. Ma quando si spiana possono presentarsi ostacoli. Uno è il cardinale Bagnasco, anche lui nella foto, incadregato a capo della CEI dallo stesso Bertone che poi si è morso le mani. Fra Bagnasco e Bertone non sono più rose e fiori ma sgambetti, e Bertone la gamba ce l'ha ben più lunga.

Così il segretario di Stato Vaticano ha preso due piccioni con una fava, pardon polpetta. Di Berlusconi ho già detto. Di Boffo e del suo protettore Bagnasco il motivo per cui sono stati fatti fuori è chiaro. Vicini all'Azione Cattolica hanno visione ben diversa del Grande Centro da quella del Vaticano, che invece è appoggiata da Cl (l'intervista di Rocco Buttiglione, che di Cl è stato il filosofo (cosa avete da ridere?), rilasciata a Repubblica sabato è una lampante dimostrazione.

Se il prossimo direttore di Avvenire sarà un uomo di Comunione e Liberazione i giochi saranno diventati espliciti e le carte scoperte.

Domanda finale di rito. Ma la Chiesa ne sa una più del diavolo o è lei stessa il diavolo e dunque diabolica?

Vittorio Feltri

sabato 5 settembre 2009

Foto di marine colpito a morte in Afghanistan, giusto pubblicarla?

Joshua Bernard, marine colpito a morto in Afghanistan
Afghanistan, 14 agosto. Joshua Bernard, caporale dei marines, 21 anni, colpito a morte da una granata in un boschetto di melograni nei pressi del villaggio di Dahaneh, viene soccorso da due commilitoni.
Foto Julie Jacobson/Ap


La fotografia di questo giovane marine dilaniato e morente sul campo di battaglia in Afghanistan ha provocato le proteste del Pentagono. La decisione dell'agenzia Ap di mandare in circuito gli ultimi attimi di vita del caporale Joshua Bernard è stata una «raccapricciante violazione del buon senso e del rispetto delle persone», ha scritto il ministro della difesa Robert Gates alla maggiore agenzia di informazione americana.

Gates ha scritto al presidente dell'Ap Thomas Curley dopo aver raccolto la protesta del padre del ragazzo, morto per le ferite riportate il 14 agosto nella provincia di Helmand. «Non sono nemico dei media, ma la vostra mancanza di compassione e di senso comune nel mettere la foto di questo giovane smembrato e mortalmente ferito sulle prime pagine di numerosi giornali è raccapricciante. Non c'è legge o diritto costituzionale che tenga. Qui è in gioco il buon senso e il rispetto delle persone».

Per me il buon senso e il rispetto delle persone sarebbe non fare guerre. E se queste si fanno e si combattono le si fotografino e le si presentino per quello che sono: follie generanti tragedie. In cui anche noi, noi Italia, siamo impelagati. E dopo l'aumento del nostro contingente e il cambiamento delle regole d'ingaggio, che si voteranno quanto prima al parlamento, sempre di più.

Rimane comunque per voi l'interrogativo del titolo.

Joshua Bernard
Il caporale dei marines Joshua Bernard.

giovedì 3 settembre 2009

L'estate sta finendo

Milano, corso Buenos Aires. Scattata questo pomeriggio.

L'estate sta finendo. Sono rientrato ieri a Milano dopo tre settimane. L'impatto con la giostra metropolitana e il suo tempo centrifugato è sempre un po' estraniante. Mi ha anche un po' estraniato questa gonna che più che spacco è un merlo ghibellino capovolto. E non so voi come la vediate.

Due anni fa l'estate l'avevo finita così, l'anno scorso così. E se quei maledetti di Grimaldi (La Gazzetta di Grimaldi, pdf) a cui voglio tanto bene, avessero fatto la cena una settimana prima ci sarei stato anch'io questo sabato. Non crucciatevi, vi penserò.

Prendo di peso da Spinoza

Berlusconi fa causa a Repubblica per le dieci domande. Poi ne dirà quattro a quel tizio dei comandamenti.

(Per la prima volta è il querelante ad avvalersi della facoltà di non rispondere)

Tremonti: "Avevo previsto la crisi già nel '95. Ma volevo farvi una sorpresa".

Poi aggiunge: "Non sono un economista". E fin qui...
Draghi tranquillizza: "La crisi sta rientrando". Dalle ferie.

Immigrazione, la Santa Sede alza la voce: "Rispettare i diritti dei migranti è un dovere delle società sviluppate". L'Italia può appigliarsi a quest'ultimo cavillo.

(Si moltiplicano le crociate della Lega contro gli immigrati. Devono essersi rassegnati all'unità d'Italia)

Bossi: "Dai vescovi parole di poco senso". Ci sono tutti i presupposti per un confronto alla pari.

Il ministro per la Semplificazione rincara la dose: "Noi avere ragione, vescovi avere torto".

La Padania attribuisce alla Chiesa "pesanti ingerenze nelle faccende di uno Stato laico". Durante il caso Englaro la redazione era in pausa caffè.

Fini: "No a politiche vagamente razziste". Bossi: "Mai stati vaghi".

Caltanissetta, 23enne muore perché la sala operatoria è chiusa. A Ferragosto è sempre meglio prenotare.

Gelmini: "I docenti del futuro dovranno conoscere informatica e inglese". O saranno costretti a restare in Italia.

Annunciate prove più selettive per l'abilitazione all'insegnamento. Polemiche sul ponte tibetano.

Roma, omosessuale accoltellato da simpatizzante di destra. La vittima è ancora in pericolo di vita: secondo i medici rimarrà omosessuale.

Alemanno: "Andrò al Gay village". Ne sono rimasti tanti altri.
L'aggressore si giustifica: "Quei gay mi hanno provocato. Erano froci".

"Non ho nulla contro i gay, anzi ho molti amici omosessuali". Ha capito che in carcere gli conviene socializzare.

Franceschini fa visita al gay aggredito. Perché infierire?

Raikkonen vince il gran premio di Spa. La premiazione disturbata da Badoer che finiva il suo giro di qualifica.

Noemi Letizia "talento del futuro". Si stanno creando grosse aspettative sulla perdita della sua verginità.

Noemi premiata per il suo ruolo nel film Scaccomatto: è la preferita di un boss mafioso. Esattamente come nel film.

Valeria Marini apparirà su Playboy. In comodi fascicoli.

Clinica sudanese offre fecondazione assistita a prezzi bassissimi. Se non vi importa del colore.

Ritrovata "La donna nuda" di Picasso. Le domande di Repubblica diventano 11.



http://albertocane.blogspot.com/2009/05/smettere-di-fumare.html

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