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domenica 1 marzo 2009

È un mondo difficile

Tonino Carotone
Tonino Carotone fotografato ieri sera nel concerto che chiudeva il "Milano clown festival"
foto Alberto Cane ©


Il carnevale si è chiuso questo martedì e mercoledì è incominciata la quaresima, anche se per parecchi la quaresima delle astinenze era già cominciata e purtroppo non finirà a Pasqua. A Milano però per motivi storici spiegati qui è invece finito ieri e si è proprio chiuso stanotte con le note ska di Tonino Carotone e le parole più che mai attuali "È un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto".

Bella e coinvolgente questa manifestazione, arrivata alla quarta edizione di Milano clown festival che richiama artisti da tutto il mondo e che anima per alcuni giorni il quartiere milanese dell'Isola che si sta avviando, malgrado le resistenze degli abitanti, a una ristrutturazione selvaggia che distrugge alla radice la sua identità storica.

Leoparden-Olga
Leoparden-Olga della Scuola di Circo Nazionale Boema. Una forza della natura per far abbracciare tra loro gente sconosciuta e far cadere le barriere.

La giustizia divina
C'è un'usanza nella mia vallata ligure di continuare il carnevale anche nel mercoledì delle Ceneri, e il mio paese è un po' il centro di raccolta di questa gente festaiola. Ormai ha perso tutta la forza trasgressiva contro la chiesa che aveva nei tempi passati quando l'inizio della quaresima rappresentava un taglio netto con quei giorni antecedenti di depravazioni e promiscuità, mal sopportati e concessi per forza di cose come valvola di sfogo annuale alla carne.

Si chiama scürotu questa tradizione, e ho sempre sentito dire che il nome derivi da scürää, che vorrebbe dire raschiare il fondo del barile, ovverosia far fuori tutti gli avanzi dei bagordi. Ma qualche anno fa mi trovai a Borgosesia, in Piemonte, in mezzo a uno scûrot, sempre nel mercoledì, e lì l'origine del nome era chiara. Tutti vestiti di scuro, in lutto, perché stavano facendo il funerale al carnevale. Visti i rapporti stretti che esistevano tra Liguria e Piemonte nei secoli passati questa etimologia mi sembra più verosimile.

Correva il 1887, e quell'anno, come si sente in una intervista registrata che feci ad un uomo quasi centenario che mi raccontò cose sentite da suo padre, lo scürotu era stato particolarmente partecipato e anche più creativo del solito. Cinquanta uomini, forse anche donne, vestiti da vescovi si erano incontrati e avevano gozzovigliato con altre persone provenienti dai paesi vicini tutti mascherati da musulmani. E nella piazza del mio paese avevano stretto una santa alleanza inneggiando all'amore e al vino.

All'alba la terra tremò. Forti scosse si succedettero con violenza. Bussana, un paesino sopra Sanremo, fu completamente distrutta. A Bajardo crollò la chiesa che seppellì tutti i fedeli che erano riuniti per la cerimonia delle Ceneri. Nei carugi in discesa il sangue colava a fiotti. Si salvarono solo i miscredenti che erano nelle strade fregandosene della quaresima, della Pasqua e di tutto il resto.

Io non credo, ma certo che per quelli che credono capire la giustizia divina è davvero dura. Ah già, dimenticavo. E' un mistero.


5 commenti:

  1. Cristiani e pagani, guelfi e ghibellini, destra e sinistra... sempre divisi, gli uomini, da che mondo è mondo.
    Per fortuna non è mai stato possibile dire con certezza da che parte stanno i migliori...

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  2. ecco bussana era il paesino che avevo visto tanto tanto tempo fa ... ancora un po' diroccato con i primi artisti che si erano insiedati, mi hai riportato indietro ai miei 18 anni

    dunque la morale è: meglio essere diavolacci piuttosto che beghine
    ;-)

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  3. Nelle società di antico regime il carnevale coincideva con il periodo del risveglio della natura. Il cristianesimo travisato ha relegato il carnevale a una festa d'inverno quando era invece la festa del nuovo anno che si risvegliava con la primavera. Le resurrezione di Gesù Cristo è appunto la rinascita e si sposa molto di più con il vero senso del carnevale rispetto all'ivenzione della mortificante quaresima. La Pasqua è la festa degli ultimi che diventano i primi, cioè il mondo alla rovescia. E ditemi un po' il carnevale non è appunto il mondo alla rovescia?

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  4. Incredibile l'aneddoto sulla giustizia divina...
    ps: la canzone di Carotone m'è sempre piaciuta molto.
    Ciao! ;)

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  5. Beh, se si considera che il Popolo Eletto (quello, cioè, che Iahveh-Dio avrebbe dovuto proteggere, come fece quando lo allontanò dalla schiavitù d'Egitto) ha visto 6 milioni dei suoi tormentati e uccisi nei Campi da altri signori che portavano scritto sul cinturone della divisa "Gott mit uns", "Dio è con noi", qualche dubbio viene...
    Persino Benedetto XVI, che quella divisa indossò, quando visitò Auschwitz da papa, chiese nel suo discorso (in italiano: il tedesco, laggiù, è ancora una lingua dolorosa da sentire...) "Signore, perché hai taciuto? Perché hai tollerato tutto questo?".
    Siamo sicuri che, compiacendolo, Dio ci salva?
    Primo Levi concluse così: "Se c'è stato Auschwitz, non ci può essere Dio".

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