Sono stato ieri (FieraMilanoCity) alla 6ª edizione di "Fa’ la cosa giusta", fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili: un percorso attraverso il meglio dei prodotti, delle iniziative e delle associazioni "verdi". Cinquecento stand distruibuiti in 20 mila metri quadrati, 250 volontari, ristoranti bio, spettacoli e 110 tra convegni, approfondimenti e laboratori pratici. Con una sezione speciale, tutta dedicata alla casa che risparmia.
Delle molte foto che ho scattato pubblico queste due. La prima, che può dar adito a facili ironie, quasi inevitabili quando si parla di cacca, ci fa vedere come anche dal rifiuto per eccellenza si può ricavare qualcosa di utile.
La seconda perché mi ha fatto venire in mente che devo andare al consorzio agrario a comprare un po' di semi di canapa da seminare nel mio orto appena è il tempo. Dell'uso della canapa nella mia terra in tempi passati ne parlai QUI.
Voi in quanto a consumare meglio e a consumare meno come state?
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io forse l'ho già scritto anche qui, rimarco.
RispondiEliminafaccio la mia spesa in modo solidale, appartengo ad un GAS zonale, ne sono stata madre fondatrice insieme ad altre due famiglie. La mia famiglia è ridotta a tre, quasi quattro, io due bambine e un gatto. La nostra etica è principalmente la spesa a chilometro zero, il più possibile biologico. Frutta e verdura di stagione, carne di provenienza locale, filiera corta. Usiamo la tecnologia per parlarci in maniera veloce, blog e sito per gli ordini e poi serate di degustazione e chiacchierio, giusto per guardarci negli occhi almeno una volta al mese. Funziona? Urka se funziona.
Ci siamo fatte fuori un bollito da mezzo chilo in un'unica sera, sublime, peccato per la mucca, i vegetariani non mi odino
Ah, se si potessero inventare i soldi ecologici! Risolveremmo i tanti problemi dei consumi.
RispondiEliminaUna buona iniziativa "ecologica", non c'è che dire... ma che schifo comunque!
RispondiEliminaLIBERALIZZIAMO LA CANAPA E LA STEVIA!!
RispondiEliminaHanno importantissimi utilizzi in campo industriale e non possiamo permetterci di farne a meno!
Infondo è solo una rielaborazione del concetto "dalla merda nascono i fiori". :)
RispondiEliminaNessuno schifo, è un fatto bello e basta.
Si fa quel che si può nel nostro piccolo.....riscaldamento a sansa, una macchina, la più usata alimentata a gpl, beviamo l'acqua del rubinetto, si cerca di risparmiare elettricità usando lampade a basso consumo e accendendole il meno possibile, la mia è quasi una fobia, sprecare meno acqua possibile, e non farsi condizionare dalle mode.....
RispondiEliminaPenso che la cosa essenziale è rendersi conto che tutti possiamo fare qualcosa, a partire dal semplice parlarne. Consumare con la testa per rispettare l'ambiente e così noi stessi si può e si deve. Chi verrà dopo di noi ha il diritto di goderselo così come "pretendiamo" ora di farlo noi.
RispondiEliminaPs: a volte basterebbe una semplice domanda prima di comprare: "ma mi serve davvero?"
Grazie
Ciao
Si' caro Alberto e' necessario pensare a risparmiare e comprare cose utili e facilmente riciclabili. Il biologico va bene come e' importante acquistare frutta e verdura di stagione, possibilmente dal produttore. Le organizzazioni agricole si stanno attrezzando per questo. E' necessario informarsi nelle locali associazioni di produttori. Si risparmia e si mangiano buoni prodotti.
RispondiEliminaVale
Consumare di meno è un vero e proprio lavoro.
RispondiEliminaUna vera faticaccia.
Prendo l'autobus e lascio la macchina a casa. Il che implica che mi devo svegliare un'ora prima. Mi metto tre maglioni per usare meno riscaldamento. Il che implica che mi viene il raffreddore.
Trovare la frutta biologica dal produttore mi farebbe consumare di più visto che il produttore è praticamente irraggiungibile.
Faccio lo yogurth in casa ma ora poiché si moltiplica mi sommerge.
Continuo fiduciosa comunque...
Vado a piedi in città, mangio poco,possibilmente biologico,bevo acqua del rubinetto, acquisto raramente abiti, scarpe, borse, ultimamente ho ridotto anche l'acquisto di libri,in cucina non ho batterie di elettrodomestici tipo frullatori, sbattitori, tritatutto,spremiagrumi, caffettiera elettrica... insomma, come dice Gturs, nel nostro piccolo...
RispondiEliminaCiao Alberto.
non faccio scorrere l'acqua se non serve
RispondiEliminauso lampadine a basso consumo anche se le odio perchè non ci vedo un tubo,
accendo gli elettrodomestici, se devo, la sera tardi
vado a piedi il più possibile,
uso carta riciclata
faccio la raccolta differenziata
Dopo tutti queste risposte virtuose, mi rendo conto di essere uno sprecone... ;-)
RispondiEliminaNon sono nello spirito giusto per fare commenti. Ho appena visto REPORT in TV. L'Etna dovrebbe "consumare meglio " ?
RispondiEliminaCiao Alberto! Molto si può fare, basta un pò di tempo e pazienza. Addirittura si può fare la carta in casa riciclando vecchi giornali.
RispondiEliminaRiguardo la canapa, oltre ad essere utilizzata ben prima della venuta di Cristo, purtroppo, con la scoperta del petrolio, l'Onu (nel '61) obbligò gli stati aderenti all'eradicazione di ogni piantagione entro l'86. Ma la storia è molto più lunga e i protagonisti hanno cognomi conosciuti come Rockfeller e Dupont. E dire che la canapa crescerebbe praticamente ovunque ed è una pianta utile ai più svariati usi e contiene molta più cellulosa degli alberi.
Ford fece un prototipo di un auto costruita in canapa e alimentata ad olio della stessa pianta, più resistente delle nostre attuali macchine. Un bel libro sull'argomento è "Cannabis non solo fumo" edito da Stampa alternativa.
I semi di canapa li uso spesso per fare il pane ed oltre a possedere ottime qualità nutritive sono molto buoni.
Riguardo gli acquisti in generale, meglio rivolgersi ai mercatini dell'usato, sarebbe un peccato rinunciare ai libri.
bisognerebbe tornare al baratto!
RispondiEliminaNon credo sia necessario tornare al baratto, basta semplicemente dare alle cosa il valore che effettivamente hanno, tenendo conto della loro utilità. Un indumento o un paio di scarpe devono essere funzionali, comodi e resistenti, non serve che siano griffati o di tendenza. Lo stesso vale per tutto il resto. Già Leopardi aveva intuito che la moda era sorella della morte (si veda la relativa operetta morale), ma in questo caso lo è della morte del pianeta.
RispondiEliminaNon è spreco utilizzare il frullatore in casa, è spreco buttare via tanta energia per illuminazioni pubblicitarie esagerate e inutili, e per altrettanto deleteri fragori, cose che rendono solo meno vivibili le nostre città. Naturalmente, questo è il mio punto di vista. Altri diranno che vestiti, auto ed ammennicoli vari alla moda fanno "cuccare" (si diceva un tempo), e che le città così sono "vive", e non dei mortori da est europeo. A me Madrid non piace perché sembra una contraffazione di Las Vegas, e preferisco altre realtà meno sgargianti di insegne e clamorose di rumori. Altri penseranno invece che lì c'è vera vita perché c'è la movida.
Sarà. Ma le ragazze si fanno "cuccare" dalle griffes perché qualcuno (o qualcosa, in particolare la TV) le ha abituate a pensare così, e lo stesso vale per la "vitalità" di luci e suoni. Dopo il ritorno di Biagi in TV, nella primavera 2007, ho assistito a un programma nel quale si commantava il rientro e si parlava dello stile del giornalista. Un ragazzo osservò che Biagi aveva dei ritmi troppo "lenti", non aveva la vivacità delle Iene. Nessuno gli ha probabilmente fatto capire che nella vita esiste anche qualcosa che si chiama riflessione, naturale per chi leggeva o ascoltava Biagi, difficilmente compatibile con i fan delle Iene. E così via...
Ieri sera ho visto Serge Latouche alla trasmissione di Fazio. Bell'intervento. Sì, penso proprio che quel che ci manca è la sobrietà e, come dicevo all'inizio, la percezione del valore reale delle cose...
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RispondiEliminaQuesta cacca d'elefante... alberto, ho come un déjà vu! :-D
RispondiEliminaCiao! Marco
La gente vuole consumare di più per essere dimenticato che è il più importante di la vita.
RispondiEliminaCiao.