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giovedì 12 marzo 2009
Quasimodo, a cinquant'anni dal Nobel
Qualche ora fa, Marco Grassano ed io eravamo a casa del figlio di Salvatore Quasimodo, Alessandro, qui a Milano. Non era una semplice visita di cortesia, eravamo lì per chiedere al figlio del grande scrittore e poeta l'autorizzazione a pubblicare una lunga serie di inediti nel cinquantenario del Nobel. Permesso accordato senza alcun problema. L'idea è di Marco che mi ha coinvolto in questa bella avventura, che comunque vada sarà tutta da raccontare. Vi terrò informati.
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ma li pubblicherete qui?
RispondiEliminaVieni a trovarmi dalle 20 in poi di oggi, quando puoi, C'e' un saluto per te
Grazie, ti abbraccio. Saba
No, se sarà sarà una casa editrice di prestigio.
RispondiEliminaChe bella idea...spero che vada tutto per il meglio!!!
RispondiEliminaMi sembra un'idea interessantissima. Ma voi che ruolo avreste, di "editor" nel senso di curatori, scegliendole e magari commentandole? Fantastico comunque, tienici aggiornati. Ciao
RispondiEliminaAUGURI
RispondiEliminaQuasimodo grande poeta.
Vale
Mi associo ai complimenti per il bel progetto, buon lavoro!
RispondiEliminagrandissima iniziativa... attendo con fiducia aggiornamenti in merito :)
RispondiEliminaUna gran bella iniziativa, Al! Tienici informati sugli sviluppi della situazione.
RispondiEliminaBacioni
annarita
"Ed ecco sul tronco
RispondiEliminasi rompono gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
e tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era. "
La lessi all'età di 5 anni. Non l'ho più dimenticata. La adoro. Mi è rimasta dentro e ci sarà anche un perchè, non lo metto in dubbio.
Fatemi sapere, mi piacerebbe leggerle.
splendido progetto.
RispondiEliminaavete anche immagini inedite? voleste allegare un dvd fammi sapere...
Nessuna complicità con Giuliano Soria...Mi raccomando.
RispondiEliminaSalvatore Quasimodo ha dedicato, indirettamente, alla mia città la poesia dal titolo
RispondiElimina"Alla foce del fiume Roja"
"Un vento grave d'ottoni
mortifica il mio canto,
e tu soffri a grembo aperto
la voce disumana.
Da me divisa s'autunna
ai moti estremi giovinezza
e dichina.
La sera è qui, venuta ultima,
uno strazio d'albatri;
il greto ha tonfi, sulla foce,
amari, contagio d'acque desolate.
Lievita la mia vita di caduto,
esilio morituro."
La poesia è scolpita su una lapide in marmo alla Marina S:Giuseppe, di fronte alla foce del Roja.
Sarà interessante leggere gli inediti di Quasimodo.
Complimenti Alberto e Marco Grassano!!
Complimenti ed in bocca al lupo per questa bella avvenura, Alberto!!!
RispondiEliminaRingrazio per le belle poesie.
RispondiEliminaFilo
Tempo fa avevo promesso che avrei fotografato quella lapide ma non l'ho fatto. Lo farò senz'altro. Promesso. Anche se mi dicono che non è in ottime condizioni.
Anche questa è "in tema", ed è molto bella:
RispondiEliminaALLA LIGURIA
Sulle tue montagne, nella ruota
di giovinezza, ho costruito una strada,
in alto tra i castagni;
gli sterratori sollevavano macigni,
stanavano vipere a grappoli.
Era l’estate degli usignoli
meridiani, delle terre bianche,
della foce del fiume Roja.
Scrivevo versi della più oscura
materia delle cose,
volendo mutare la distruzione,
cercando amore e saggezza
nella solitudine delle tue foglie sole.
E franava la montagna e l’estate.
Anche lungo il mare
avara in Liguria è la terra,
come misurato è il gesto
di chi nasce sulle pietre
delle sue rive. Ma se il ligure
alza una mano,
la muove in segno di giustizia,
carico della pazienza
di tutto il tempo della sua tristezza.
E sempre il navigatore
spinge lontano il mare
dalle sue case per crescere la terra
al suo passo di figlio delle acque.
Viene in mente Virgilio, dove, nel famoso "inno all'Italia" del libro I delle Georgiche, parla di "assuetumque malo Ligurem", cioè del Ligure abituato alla sofferenza. Quasimodo tradusse questo bel brano, ne "Il fiore delle Georgiche", eccellente scelta antologica eccellentemente tradotta.
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