Spinti da un possente vento marzolino, quasi volando, siamo entrati ieri pomeriggio, io e Astucha, a palazzo reale per vedere la mostra "Magritte - Il mistero della Natura". Il volo è continuato per un'ora e mezzo all'interno delle sale. Picchiate, cabrate, virate, avvitamenti. Paradossi , contrapposizioni, negazioni. Tutto un mondo oltre.
Quando poi si è in due uno indica all'altro correnti ascensionali che non aveva captato e il pensiero fantastico di nuovo prende quota euforico di veleggiare in arie rarefatte mai respirate prima.
Grande mostra, grande pittore. Siamo usciti leggeri come piume. Astucha mi ha anche scattato una foto di fronte a un'installazione.
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Sono sempre un po' invidiosa quando leggo di mostre alle quali non posso andare. Magritte ed il suo surrealismo, quello che, come tu dici benissimo,fa volare.E il dubbio è sempre in agguato.
RispondiEliminaIdem.Io nel mio piccolo paese non posso sempre spostarmi per lunghe distanze. vuoi il tempo, vuoi per altre cose. Mi dispiace sempre.
RispondiEliminaIl surrealismo, in pittura, è grande, perché riesce a riprodurre le deformazioni e le contaminazioni reciproche che le immagini subiscono nei sogni.
RispondiEliminaTrovo invece inefficace il surrealismo in letteratura, perchè si fonda sul presupposto (sbagliato, ma sul quale si basa anche il monologo interiore finale dell'Ulisse di Joyce) che la nostra immaginazione e il nostro pensiero siano un fenomeno eminentemente verbale, mentre invece così non è. Pensiamo, immaginiamo e sognamo prevalentemente per immagini; le parole sono solo un tentativo di traduzione, ben riuscito nel caso degli scrittori di genio, scarso nel resto dei casi. La frase (surrealista) di Breton "Sul ponte si cullava la rugiada dalla testa di gatta" a me non dice proprio nulla. Magritte (ma anche certa produzione di Dalì) invece mi allarga il respiro.
A me piace il surrealismo sia nella pittura come dice c.e.g. sia pure talvolta al cinema...
RispondiEliminaConcordo con Anna, ti invidio un po'.
RispondiEliminaEccezionale René Magritte, detto anche "le saboteur tranquille" per la sua capacità di insinuare dubbi sul reale attraverso la rappresentazione del reale stesso.
Per me fumatore di pipa, oltre che di toscani, resta formidabile il suo quadro in cui e' rappresentata una pipa con sotto la scritta ''Ceci n' est pas une pipe''. Straordinario.
Vale
Il mio preferito di Magritte è L'impero delle luici. Visto a Venezia.. non so quanto ci sono stata davanti a quel dipinto.
RispondiEliminaMagritte traduceva in pittura la poesia che si portava dentro.
:)
Chissà se la mostra ha fatto emergere anche il valore rivoluzionario (in senso socio-politico) del Surrealismo.
RispondiEliminaForse le opere sono state scelte 'solo' per farne apprezzare l'aspetto estetico e lirico.
Ci farai sapere.
Magritte che meraviglia!!!
RispondiEliminaBello questo volo!!!
Solo un po' invidiosa? Straripo di invidia per non poterci essere.
RispondiEliminaFortunato te, Al.
Baci
annarita
Sì, ringrazio Giulio GMDB, Buñuel è uno dei (miei) grandi; ricordo di aver visto ai tempi delle scuole medie, nei primi anni Settanta, quando la RAI proponeva sul Secondo il grande cinema, "L'Angelo Sterminatore", che mi diede un grande impulso emotivo, tanto che certe scene mi rimasero impresse (positivamente) nella memoria. Lo stesso successe, in quel periodo, con "Solaris" di Tarkovskij, col "Settimo sigillo" di Bergman e, due o tre anni più tardi, con una serie dedicata al grande Truffaut.
RispondiEliminaQuando la televisione era educazione e non Fattorie, Isole, Grandi fratelli e paccottiglia varia. Ma d'altronde, questa è la televisione che chi ci governava (col tacito consenso di chi stava all'opposizione, in cambio di un po' di "lotti") negli anni Ottanta ha voluto, e alla quale ci siamo volentieri adeguati...
@c.e.g.
RispondiEliminaComunque "Fuori Orario" va ancora in onda nei WE, e lì c'è roba di qualità.
Complessivamente tra DVD e satellite, non direi che oggi sia più diffcile rintracciare il grande cinema, nè quello passato, nè quello più recente.
che magie.... splendido!
RispondiEliminaah... ah... vabbé... :-(
e anche tu, Al, sei un poeta però!
"e il pensiero fantastico di nuovo prende quota euforico di veleggiare in arie rarefatte mai respirate prima."
ciaoo!
g
Mi piacciono molto le opere di Magritte che vanno oltre la realtà evocandone, in modo discreto e suggestivo, l’indefinito e il mistero.
RispondiEliminaSono stata a Milano non molto tempo fa,ma non ho potuto vedere la mostra di Magritte. Peccato.
RispondiEliminaAlberto,sembri appena uscito dalla casa sullo sfondo!e l'albero vero dentro l'installazione crea una illusione ottica in perfetto stile surrealista..e il mistero rimane insondabile. Ciao
Una mostra davvero meravigliosa, quante emozioni... a volte persino troppo intense per poter reagire.
RispondiEliminaL'opera con il masso sospeso in cielo vicino ad una nuvola mi ha tolto il fiato per qualche secondo...sono veramente felice di esserci andata!
Tizy
Ho visitato la mostra l'otto marzo e ne porto ancora le piacevoli sensazioni.
RispondiEliminaNon aggiungo altro perché di fronte alle opere di Magritte "non ragiono" ;-)
ho visto la mostra di Milano del 2009, l'anno successivo sono stato in pellegrinaggio laico a Bruxelles dove ho visitato il museo Magritte di Place Royal e la casa che il grande poeta del surrealismo ha abitato per 25 anni.E' stata una esperienza sublime. E' vero che talvolta la visione dei quadri di Magritte richiede un supplemento di attenzione, che non sempre si riesce a cogliere subito il pensiero dell'artista, ma quanta emozione riescono a trasmettere.
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