Pagine

giovedì 19 marzo 2009

Via Fausto e Iaio

targa Fausto Iaio

Ieri sera sono andato al presidio che ogni anno si tiene in via Mancinelli a Milano per ricordare l'assassinio da parte dei fascisti di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, Fausto e Iaio. Sono passati ormai trentuno anni da quell'efferato episodio di cui parlai ampiamente l'anno scorso.

Una richiesta al Comune di intitolare quella via ai due ragazzi è stata fermamente respinta. Così sotto lo sguardo distratto di un tenente dei vigili, pardon della polizia locale, è stato fatto un atto di forza, piccola forza. E stata attaccata questa targa accanto a quella regolare della via.

Non so quanto tempo potrà rimanere lì, ma sono realisticamente pessimista, visto l'aria che tira.

Technorati Tags: , ,

28 commenti:

  1. Beh, qui nella blogosfera saranno ricordati a vita.
    Riposino in pace.

    RispondiElimina
  2. L'antifascismo è per sempre.

    RispondiElimina
  3. E' riprovevole che il Comune non voglia intitolare quella via ai due poveri ragazzi, barbaramente assassinati.

    RispondiElimina
  4. Cosa ci si puo' aspettare da una amministrazione che e' rappresentata da persone di destra?
    Non dimentichiamo che il cattolico ''Famiglia Cristiana'' l' estate scorsa pubblico' un reportage sulla neofascistizzazione dell' Italia.
    Vale

    RispondiElimina
  5. sono pessimista anche io alberto, durerà molto poco li

    RispondiElimina
  6. Io ormai non mi meraviglio più di nulla. E' un paese al contrario.

    RispondiElimina
  7. In questo paese ormai si svolta solo a destra.
    Non durerà .Graffiti in arrivo...... se va bene.

    RispondiElimina
  8. Succedono spesso le stesse cose sull'altro lato politico... Dopo 30 anni forse cercando di dimenticare riusciremmo a non rinfocolare antichi odi. E lo dico guardando alla situazione a Trieste con le foibe e le vecchie storie di fascisti ed antifascisti trucidati dalle opposte fazioni. Finalmente dopo oltre 60 anni dalla guerra si comincia a convivere con gli Sloveni senza il continuo rinfacciarsi da entrambe le parti di antichi odi (tranne per qualche deplorevole caso sempre più isolato). Io preferisco guardare al presente ed al futuro che rivangare continuamente sbagli passati.

    RispondiElimina
  9. secondo ci sarà sempre qualcuno che la riattaccherà, è successo così per piazza igea diventata piazza walter rossi

    RispondiElimina
  10. La svolta a destra è ormai completata, purtroppo sono pessimista come te.

    RispondiElimina
  11. Condivido il pensiero di Giulio GMDB: dobbiamo guardarci avanti, non possiamo sempre stare a rivangare continuamente il passato, per quanto doloroso. Credo che, oggi come oggi, ci sono problemi ben più gravi da affrontare e che richiedono una visione d'insieme e non più faziosa.
    Ciao Alberto, grazie per esserti iscritto ad uno dei miei blog.

    RispondiElimina
  12. Mamma mia che tristezza...

    RispondiElimina
  13. Giulio e Mat
    Senz'altro bisogna guardare al futuro, ma i nomi delle vie testimoniano il passato senza il quale non saremmo arrivati fin qui. E siamo qui per quello che è successo prima.

    RispondiElimina
  14. difficilmente rimarrà a lungo quella targa. il gesto di attaccarla, quello si, rimarrà.

    RispondiElimina
  15. Non è stato un atto di forza ma un bel gesto.

    RispondiElimina
  16. Bel gesto! E spero proprio, se la targa non dovesse rimanere, che insistano a rimetterla!
    g

    RispondiElimina
  17. BRAVI, ottima azione. Coraggiosa perchè, come dici tu, con i tempi che tirano le forze dell'ordine hanno dimostrato di avere poca pazienza e comprensione!

    RispondiElimina
  18. Ormai non vi resta che appiccicare le vostre targhe con le quali, in nome dell'antifascismo, pensate di essere i migliori...Lo fate da 50 anni...che pena.

    RispondiElimina
  19. Forse nella lapide c'e troppa connotazione politica.
    Non ho intenzione di polemizzare, e forse non sono abbastanza informata, ma ho sentito di più teorie e di nessuna sentenza.

    Unica certezza: due ragazzi ignari sono stati trucidati senza motivo.
    Perché un motivo vero, per questi fattacci, non c'è mai.
    "Vittime senza motivo" io proporrei questo.

    PS Per fortuna il murales è stato rifatto.

    RispondiElimina
  20. Mi chiedo cosa resti delle nostre esistenze, delle storie che conserviamo e del dolore che abbiamo sofferto quando abbiamo solo le parole per poterlo descrivere mentre gli occhi vedono ancora le immagini come fosse ieri, e sappiamo di noi in quel giorno come ora, e la memoria a volte non cede il passo alla notte.

    Grazie

    RispondiElimina
  21. E' importante ricordare... Bel gesto, purtroppo sono pessimista come te.

    RispondiElimina
  22. Sulla fermezza nel no del comune ci sarebbe molto da dire.
    In Italia gli antifascisti fanno ancora paura, evidentemente.

    RispondiElimina
  23. Comunque possa andare, l'azione in sé, di attaccare la targa senza il consenso del Comune, è davvero meritevole.
    Come scrive Zefirina, se non durerà, ci potrà sempre essere una seconda volta.

    RispondiElimina
  24. siamo i giovani partigiani della brianza bergamasca lecchese e riteniamo che gesti di questo tipo hanno il solo scopo di rafforzare sempre piu' la nostra lotta antifascista.
    il nemico e' sempre in agguato!
    noi siamo pronti a respingerlo!

    RispondiElimina
  25. ma se Fausto e Iaio fossero stati due democristiani, o due radicali,o apolitici la targa l'avreste messa comunque?A voi fanno comodo solo le morti manovrabili politicamente per farvi pubblicità.
    questo è penoso...dite tanto dei fascisti,ma siete uguali a loro, stesso modo propagandistico di ragionare.E parlate pure di giovani partigiani...ma partigiani di cosa???

    RispondiElimina
  26. Essere Partigiani oggi,significa salvaguardare i valori i diritti che la costituzione ha messo a disposizione (duramente conquistata)durante la resistenza;
    Queste parole si spera vadano da generazione in generazione!
    A.N.P.I

    RispondiElimina