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sabato 14 marzo 2009

Kenneth White

Viatico per una passeggiata

Avverto un'esitazione crescente anche solo a nominare i luoghi che mi "parlano", come si dice, di più. Infatti, vengono a malapena riscoperti, a volte, angoli abbandonati dagli antichi abitatori e messi da parte, che già, con le migliori intenzioni del mondo, li si riempie di rumori, di discorsi, di sport e di "installazioni" artistiche ben lungi dal valere il loro silenzio, la loro distanza.

È bene tuttavia, incontestabilmente, per uscire dalla patologia ambientale, prendere un nuovo contatto con i luoghi, i paesaggi, realizzare un nuovo incontro tra lo spirito umano – il corpo-mente umano – e la terra.

La domanda è: come?

Innanzitutto, cos’è un luogo? Questa domanda ce la si pone fin dagli esordi del pensiero occidentale. Ecco la risposta di Aristotele (nel libro IV della Fisica): "È difficile dire cos’è esattamente un luogo. Il luogo è una cosa, ma ha anche una potenza. È inoltre evidente che all’interno del luogo vi è un altro luogo, e così all’infinito".

E poi, cos’è un essere umano? L’essere umano si è creduto molte cose: fatto a immagine di Dio, padrone della natura, portatore dell’ideale. Preferisco dire semplicemente: abitante della Terra. E mi piace la definizione che comincia ad aver corso nella biologia più recente: quella di un "sistema aperto" la cui "grammatica" interna non è separata dalla sintassi dell’universo.

Senza essere minimamente tentati di "fare i filosofi", una lunga camminata meditativa, nella quale le piste del pensiero si uniscano ai sentieri della sensazione, può condurre a spazi non codificati, inediti.

E poi, senza assolutamente "fare i poeti", si può cercare di dire ciò che si è visto, lo spazio nel quale si è penetrati. Ho trovato che la forma più propria a questo genere di contesto è l’haiku giapponese, basato su un gioco delicatissimo fra il fenomeno presente e il tutto che ci circonda. Ecco perché ho proposto, anni fa, quella che ho definito la passeggiata-haiku, consacrata all’ecologia della mente, alla filosofia naturale e alla conservazione durevole del mondo:

Quel tanto di dolcezza
perché al prugnolo un fiore
dopo l’altro si schiuda.

Non fosse per il verso,
invisibili gli aironi
nel mattino di neve.

Dove il sentiero termina
tutto si rassomiglia:
odore di biancospino selvatico.


Buon percorso, buona passeggiata!


Kenneth White
Gorbals (Scozia) 1936


8 commenti:

  1. Kenneth White è fondatore dell’Istituto internazionale di geopoetica.

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  2. Grazie Alberto per questo graditissimo viatico che dà forma e veste oggettiva a sensazioni e riflessioni già sperimentate.
    Ciao, buon fine settimana.

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  3. mi riallaccio portando una mia recente esperienza, a proposito di "luoghi":
    mi son concessa una seduta di benessere guidata dalla danza-terapia e mi sono messa in quiete per un'intera mattinata, lo scorso Giovedì. Alla fine dell'incontro era previsto il rilassamento guidato, partendo dal respiro e poi, grazie all'evocazione ho iniziato a viaggiare. Il suggerimento era quello di pensare a un luogo 'caro' e lasciarsi guidare dalle emozioni. Ho fatto fatica a trovare il MIO luogo perchè ritengo di averne tanti, son fortunata. Ma poi ho trattenuto un posto nella foresta del Petén, Tikal, sulla Piramide del Paradiso, affacciata all'orizzonte del mondo verde che si delineava come un mare infinito. Totale silenzio; luce del tramonto; qualche scimmietta urlatrice aiutava a non cedere alla tentazione del relax dormiente...

    Beh, è stato bellissimo. Mi hanno accompagnato mille emozioni; ho anche pianto...
    Poi mi son nutrita delle immagini dei miei compagni della mattinata e ho curiosato sui loro "luoghi" importanti e suggestivi.

    La sera ho pensato: anche la pagine di un blog, è un 'luogo' in cui mi piace soggiornare.

    ;-)

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  4. Ottimo esercizio, passeggiare soli e guardare intorno, la natura, osservarla e poi di conseguenza guardare noi stessi, che ne facciamo parte in quel preciso istante.
    Esco subito, fuori il sole comincia a velarsi...

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  5. Qualcosa a vedere col luogo del post di domenica 8?

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  6. Bella pagina Alberto, grazie.

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  7. sintesi di spazi senza confini,"non codificati,inediti"...
    Bel post, grazie Alberto!

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  8. Ringrazio tutti per i commenti.

    Saamaya
    Molto bello quello che hai scritto. E mi ha fatto pensare ai miei luoghi, perché un luogo proprio privilegiato sugli altri non c'è.

    Gian Paolo
    Un po' sì.

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