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lunedì 29 ottobre 2007

Il sito del Governo costato cinquantotto milioni di euro chiude

Ve lo ricordate il sito del Governo. italia.it? Ne parlai QUI QUI e QUI. Andatevi a vedere questi post e da lì potete rendervi conto a che punto siamo ridotti. Adesso Francesco Rutelli con ironia che non fa per niente ridere chi non riesce a tirare la fine del mese dichiara: «Per il portale Italia.it adopero un termine calcistico: ho dato il triplice fischio finale». L'intervista su ItaliaOggi è QUI (pdf).

Ecco il conto finale
- 45 milioni (20 per realizzazione+promozione; 21 alle regioni per contenuti; 4 per contenuti “redazione nazionale”)
- 2,1 milioni (contributo dalle regioni del 10% su 21 milioni a loro destinati)
- 9 milioni (da fondi Ministero Ambiente)
- 2 milioni per promozione del portale
TOTALE: 58,1 milioni di euro
(cifre fornite dal Governo a questo blog)

Questa storia non è uno scandalo è un'infamia.

5 commenti:

  1. Il triplice fischio finale lo darei al Cicoria, anche se in fondo, quel sito arriva da lontano, penso voluto da Stanca, se non sbaglio.

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  2. una cattedrale di bit nel deserto che adesso viene non si sa bene se abbattuta o abbandonata. Ci sono in giro altre piccole cattedrali di bit nel deserto fatte costruire con i nostri soldi da politici totalmente incompetenti nel campo. Diecimila euro di qui, ventimila di là, ci sarebbe d fare un'inchiesta.

    Off topic
    Ti ho visto prima a piazzale Loreto, ti ho anche suonato, ma non hai sentito.

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  3. Che dire... Se i costi erano di questo ordine di grandezza meglio chiudere. Certo pensare a tutti quei soldi sprecati fa rabbia.
    ciao

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  4. Ricordando i continui richiami di Alberto relativi al sito italia.it, leggo oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno il suo necrologio.

    Chiude «Italia.it», portale dei record:
    era costato quarantacinque milioni di euro
    Finito il lavoro per la redazione principale, di stanza a Napoli
    Il fallimento paventato dal ministro Rutelli si è concretizzato

    NAPOLI - E’ stato oscurato nella mattina di venerdì 18 gennaio il portale turistico «Italia.it». Sì il sito, chiude: nonostante sia costato la bellezza di 45 milioni di euro. Ed è una brutta notizia soprattutto per Napoli. Finito infatti il lavoro per la redazione partenopea (composta da 11 dipendenti, di cui sette redattori) che da dicembre del 2006 ha curato i contenuti del sito «Italia.it» dalla sede di viale Marconi, per conto della società Its (gestore del progetto insieme a Ibm e Tiscover).

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  5. Mi ha telefonato prima un'amica per dirmi che un articolo a questo proposito è oggi su La Stampa.

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