Il mio avatar sulla piattaforma blogger è questo gatto dietro cui c'è una piccola storia che adesso racconto.
Mia madre aveva un gatto bianco e nero. Mirò si chiamava, non per reminiscenze del grande pittore, ma perché lei da piccola possedeva un altro micio con quel nome. Quando questo animale si ammalò dell'Aids dei gatti lo portai dal veterinario Dallorto di Dolceacqua. Decidi tu, mi disse, ma al punto a cui è ridotto io ti consiglio di sopprimerlo, non sentirà niente. Erano mesi che si trascinava dolente, con occhi liquidi che non erano più i suoi ed era anche diventato aggressivo contro tutti quanto prima era socievole. Una pena continua. Così decisi per l'eutanasia. Una puntura, e l'amato animale fini di soffrire.
Fuori dell'ambulatorio mi aspettava Lara che non aveva voluto assistere all'esecuzione e s'era fatta un giro nel paese. Teneva nel palmo di una mano un batuffolo miagolante che qualcuno le aveva rifilato e che andò a sostituire Mirò. Fu battezzato Tigre e ha vissuto con mia madre fino a quando lei se n'è andata. Così mi si presentò il problema dell'animale. Portarlo a Milano sembrava l'unica soluzione, ma mi venne in soccorso la mia vicina Martina che si offrì di accudirmelo quando io non c'ero, cioè quasi sempre. Da allora Tigre abita in questa grande casa con orari da caserma. Viene fatto uscire il mattino, poi rientra a mezzogiorno, poi ancora libera uscita fino alle sei.
E' nata una leggenda o favola che dir si voglia. Dicono i vicini che il giorno in cui arrivo si piazza in un punto dove non si accuccia mai, e da lì desumono appunto che sto arrivando. Stento molto a crederci. Di sicuro c'è che quando sente le ruotine del mio trolley mi viene incontro all'impazzata facendomi le feste. Quindi non è vero che i gatti non hanno un padrone.
Aggiornamento 3 marzo 2009
Mi scuserai Tigre, ma per svariati motivi ti ho dovuto togliere dall'avatar.
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io ho due gatti:Tigro e Gri Gri.Tigro somiglia tantissimo al tuo...Gri Gri invece, quando vede la valigia aperta, ci si stende dentro ( prevedendo una partenza senza di lei? chissà). Il gatto è più autonomo del cane, ma anche lui si affeziona al padrone.
RispondiEliminaRicordo che avevo regalato un gattino ad una mia amica di scuola, quando stavo alle elementari. Io abitavo in campagna e lei in paese. Il gatto, crescendo, aveva sviluppato un attaccamento a quella famiglia che avevo visto solo nei cani: se qualcuno di loro usciva a fare la spesa o a prendere il giornale o a farsi un semplice giro a piedi, lui li seguiva passo passo. Era una cosa davvero impressionante da vedere. E comunque i gatti tigrati sono i più belli, hanno un che di selvaggio, non so come dire.
RispondiEliminaHo una gattina di meno di un anno. E' semplicemente deliziosa. Non e' tigrata ma tartarugata e ha gli occhi gialli; devo ammettere che il TUO gatto ha degli occhi incantevoli.
RispondiEliminaE comunque esistono diversi racconti ed esperimenti in cui sia cani ma anche gatti "sentivano" l'arrivare a casa del padrone.
In fondo se molti scienziati sono quasi concordi nell'affermare che l'homo di Neandertahl fosse telepatico non vedo perche' non si possa ipotizzare una qualche possibile sensibilita' degli animali.
ciao
io ho avuto sia gatti sia cani. Quindi le differenze le conosco. Ma in un certo qual modo, è vero che il gatto non ha un padrone: in realtà, spesso, è lui (o lei) che si sente il tuo padrone... con la mia gatta stupenda succedeva così.
RispondiEliminaLei andava a caccia e mi portava a casa (sigh!) le prede che aveva cacciato per me appartenente al Suo clan.
Esattamente come fanno le leonesse con i cuccioli....
E' bello pensare che gli animali siano dotati di una certa "sensitività" e in fondo un po' ci credo.
RispondiEliminaMio caro alberto sono costretta a smentirti. Ho due gatti che vivono in casa...Cula (vero nome Cloè) 12anni(il soprannome è rimasto per ovvie ragioni...) e Joyce 1 anno e mezzo, un gatto rosso adorabile.
RispondiEliminaNel mio pianerottolo ci sono 4 appartamenti...ma loro si muovono e vanno alla porta quando sentono salire l'ascensore solo ed esclusivamente se è uno di noi della famiglia ad arrivare.
noi avevamo un gatto, ringo, caduto dall'ottavo piano. chiaramente non e' sopravvissuto.
RispondiEliminaadesso ne abbiamo due e abbiamo messo reti da tutte le parti
che bello che è!:-)
RispondiEliminanon ho un gatto né un cane, né.
Perché li rispetto e io non sarei capace di accudirli.
che bello il tuo gatto, le gatte di mia madre quando lei non c'è si innervosiscono, io vado ad accudirle mattina e sera, ma quando lei torna per ripicca le fanno un sacco di dispetti
RispondiEliminala mia Gri Gri di sera va a dormire solo dopo essersi accertata che io e i miei figli stiamo in casa e dorme nella loro stanza...se partiamo, diventa irrequieta e rifugge le persone che vengono in casa per accudirla, sebbene le conosca e fa dispetti.Quando ritorniamo miagola a squarciagola e vuole essere coccolata. Comunque i gatti a volte hanno sguardi misteriosamente magnetici.
RispondiEliminaIo ho solo sempre avuto cani, finchè avevo spazio ma gatti, però è bello sapere che si è affezionato così..
RispondiElimina.....io da bambina non ne ho mai avuto, adesso che supero i quaranta ne ho sette!!! Vivono tutti in giardino, nelle fasce intorno casa e qualcuno si spinge fino al fiume...Tra questi c'è la Chicca, ha visto nascere mio figlio, sta fuori tutto il giorno e alle diciannove ritorna a casa per restarci fino alla mattina, è una gatta discreta, miagola con discrezione quando ha fame o vuole uscire, la Chicca è stupenda nei suoi quindici anni....!!!
RispondiEliminaQuando abitavo in campagna avevo un gatto rosso, tigrato, con gli occhi verdi che viveva in giardino. Spesso, d'estate,durante la notte, deponeva sulla soglia di casa un geco morto che al mattino trovavo ricoperto interamente di formiche. Aveva uno sguardo altero, distaccato, indifferente e sornione ,ma se una preda gli capitava a tiro, la sua zampa scattava con la rapidità di un fulmine e non lasciava scampo. Era un vero gatto, blandamente domestico e libero.
RispondiEliminaIo ho avuto molti gatti, ogniuno di loro ha segniato ogni cambiamento della mia vita, da poco è mancato Scott, il micio di casa ai Piani di Imperia, dopo 12 anni è andato via, ed è coinciso con un importante mio ulteriore cambiamento di vita.. comunque ora aspetto di incontrare per caso il prossimo felino..
RispondiEliminada quando si usa la derattizzazione chimica la popolazione felina è diminuita e conduce vita borghese.
RispondiEliminaanche la scomparsa delle gattaiole dai portoni
di ingresso dei palazzi ha contribuito alla caduta dell'aura bohemienne.nei centri storici e fra le rovine dei fori imperiali ,per fortuna,i gatti resistono tenacemente.
Anche la mia gatta sa bene quando torno dalla ferie, come facci a saperlo ancora nn lo abbiamo capito ma lei comincia a rientrare nella mia stanza, cosa che non fa se io non ci sono. Bah, misteri felini!
RispondiEliminaAdoro i gatti. La mia faceva lo stesso. Ricordo che una volta andai ad un viaggio e quando tornai, la sera verso le 22.00, miagolò per tutta la notte... non ti dico i vicini! :-)
RispondiEliminaCaterina
Cane e Gatto ..... il coraggio dell'incoerenza!
RispondiEliminaE' vero, Alberto , mi piacciono + i gatti, da sempre. Non ne avevo avuti, finche' , comprata casa a Cuneo, Timoteo faceva parte dell'acquisto. Poi Timmi ci ha lasciati e dopo qualche mese abbiamo scelto Aki e Cleo per stravolgerci la vita.
Dopodomani e' un'anno che sono con noi.
Ciao
Visco
Ho letto il tuo racconto su Harpo8 di Splinder, e sono passato a lasciare un saluto!
RispondiEliminaBella storia, davvero, commovente :°)
.....oggi nella nostra casa c'è molta tristezza, la Chicca non c'è più, dopo 15 anni ci ha abbandonati, ma resterà sicuramente sempre nei nostri cuori..!!!
RispondiEliminaMi dispiace. Anche se non conoscevo l'animale.
RispondiEliminaLa cosa più straordinaria dei gatti è la loro discrezione. Quando sentono la morte arrivare, se ne vanno in qualche luogo lontano e nascosto a morire in santa pace. Così, per non disturbare...
RispondiEliminaBuone vacanze, Alberto.
Sandro Oddo
I gatti sono molto intelligenti ed intuitivi, sanno anche amare profondamente ma sono fieri e questa loro fierezza disturba le persone viscide che avvertono di essere inferiori persino a quello che loro considerano solo un animale. Io adoro la fierezza del mio gatto e spesso la imito. Stellina ha 13 anni, ha un tumore alla vescica che la sta uccidendo lentamente... ma ringrazio iddio per avermi concesso di vivere così a lungo con lei.
RispondiEliminaNon mi era venuto in mente di cercare questo post: e pensare che - te l'ho detto - ho conosciuto il tuo blog a causa di Tigre, bellissimo, che ho subito inserito a "regnare" sulla mia cartella-gatti.
RispondiEliminaAnch'io - cioè, noi - abbiamo una ormai diciassettenne Minet-Chérie, che deve il suo nome al nomignolo di Colette bambina: argomento della tesi di mia figlia, un po'
d'anni fa..
Con quello che tu e gli altri raccontate, be', voglio confessarti che..non andiamo via per più di un giorno a causa sua!
E' una gatta bella e di carattere dolce: è lei la nostra padrona, anzi, mio marito dice che è il badante di Minet.
( Potete trovarla anche sul sito della Biblioteca Berio, Berio Tribe, come il gatto mascotte della stessa! )
Volete altro? Fra gattari..ci si capisce.
Ciao! Adri
Avevo un boxer che si alzava dalla cuccia quando mio marito era ancora in fondo alla via,ma non stavamo in una villetta, ma al secondo piano in un condominio, e l'ora non era sempre la stessa.
RispondiEliminaHo due gatti, e il micione quando sono in casa sta sempre dove sto io, non so bene come siano i rapporti, non sento padronanza di nessuno dei due, è un rapporto bello e fluido.
leggere l'intero blog, pretty good
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